Da Milano Finanza
Per l’ex Ilva l’ipotesi estrema della nazionalizzazione: nessuno vuole comprare l’acciaieria di Taranto
04 agosto 2025
L’ipotesi, più volte avanzata e altrettante scartata, appare oggi l’unica possibile per garantire un futuro al gruppo da oltre un anno sottoposto al regime di amministrazione straordinaria.
Nessuno è disposto a comprare l’ex Ilva
Formalmente il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato di essere al lavoro per aggiornare il bando di gara finalizzato alla vendita di Acciaierie d’Italia.
Ma la verità è che nessuno sembra essere disposto a sborsare denari per acquistare l’ex Ilva. Non solo questo giornale è stato in grado di rilevare che il fondo americano Bedrock avrebbe offerto un solo euro per mantenere al 40% la produzione del sito. Ma anche che gli altri due potenziali investitori interessati - gli azeri di Baku Steel e gli indiani di Jindal Steel - avrebbero chiesto addirittura una dote per rilevare il gruppo siderurgico.
Quanti soldi dovrebbe sborsare lo Stato per salvare quell’azienda? Per il mantenimento della produzione e dell’occupazione, si stima che siano necessari almeno cinque miliardi di euro, ma le cifre variano a seconda degli interventi necessari per la ripartenza e la messa in sicurezza dello stabilimento (come la decarbonizzazione). Alcune stime parlano addirittura di 13 miliardi per un completo risanamento. Per non parlare del fatto che, secondo diverse analisi, il gruppo perde 40 milioni di euro al mese.
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