martedì 14 ottobre 2025

Processo "Ambiente svenduto" a Potenza - Gli avvocati dei Riva stanno ripetendo le stesse tesi di 1° grado - Ma la (in)Giustizia della Corte d'appello ha fatto perdere 7 anni...

Siamo preparando una lunga nota informativa sulla base dei verbali finora fatti nelle udienze di Potenza

Dalla GdM 

A Potenza parla la difesa dei Riva: «Non c’era emergenza sanitaria»
di Francesco Casula 

Gli avvocati: «Investiti 4 miliardi per l’ambientalizzazione»

L’Autorizzazione integrata ambientale concessa all’Ilva dei Riva nel 2011 era assolutamente legittima e non c’è alcuna emergenza sanitaria a Taranto: i dati della maxi perizia sono errati. È quanto hanno sostenuto i difensori degli ex padroni dell’acciaieria ionica nelle ultime udienze preliminari del procedimento “Ambiente Svenduto” in corso a Potenza.
Dopo la richiesta di rinvio a giudizio rinnovata dal pubblico ministero Vincenzo Montemurro dinanzi al gup Francesco Valente, il collegio difensivo, e in particolare gli avvocati Luca Perrone e Daniele Convertino, stanno ribattendo punto su punto alle accuse mosse dalla procura.
L’avvocato Perrone, in dettaglio, si è soffermato sull’Aia rilasciata dal ministero dell’ambiente ad agosto 2011 che, secondo l’accusa, era stata scritta dallo staff del Gruppo Riva come emerso in una intercettazione telefonica.

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