venerdì 10 marzo 2017

Corteo serale dell'8 marzo: importante. Ma occorre cambiare

 
A Taranto il corteo serale è stato per la nostra città importante. Erano decenni che l'8 marzo (ma anche il 25 novembre, come in momenti significativi di attacco alle donne, di femminicidi, di processi per stupro, ecc.) non solo non vi era una manifestazione delle donne ma neanche iniziative - le uniche mobilitazioni erano del Movimento femminista proletario rivoluzionario, come le uniche lotte, proteste delle lavoratrici dello Slai cobas per il sindacato di classe.

Hanno sfilato nelle vie centrali sulle 200 persone, purtroppo, però, in una serata con poca gente per strada.

Ma il corteo non è stato bello. E se si vuole dare continuità ad un movimento di donne, di ragazze, molte cose andrebbero cambiate.
Va bene una presenza solidale maschile - questo c'è stato in tanti altri cortei, ma così pressante NO. Per una buona parte del percorso, il corteo era aperto dallo striscione "LOTTOMARZOSCIOPERO" portato dai ragazzi, che si credono addirittura "più femministi delle femministe" e anche nelle riunioni di preparazione dell'8 marzo sono stati soverchianti, parlando troppe volte al posto delle ragazze. In altro articolo cerchiamo di dire perchè questo non va bene.
Un corteo che purtroppo ha raccolto pochissime studentesse - perchè anche da parte delle ragazze/studentesse di Officine tarantine si è sostituito di fatto il corteo serale allo sciopero delle donne e quindi nelle scuole - noi che siamo intervenute al mattino in due scuole, Cabrini e Vittorino, e negli altri giorni abbiamo fatto affissione in tante altre - abbiamo visto che nessun altra realtà aveva chiamato allo sciopero (a differenza di quello che è avvenuto nella maggioranza delle città) e che le studentesse non sapevano neanche dello sciopero delle donne.
Questo ha tolto al corteo serale, dove c'erano chiaramente delle ragazze, il vento fresco di ribellione delle studentesse.
Al corteo invece vi era la presenza vecchia, stantia di parecchi della cosiddetta sinistra o ex sinistra di Taranto, di quelle che si muovono una volta all'anno ma vogliono fare "carte" dal pulpito del loro passato nelle riunioni.
Un corteo che, sotto la veste di "niente bandiere", di fatto dava ampio spazio a chi le bandiere "grigie" di sindacati e partiti riformisti le portava ben visibili sul volto; mentre si è preteso, che le bandiere rosse delle lavoratrici, delle precarie, delle disoccupate che lottano ogni giorno a Taranto non ci fossero.
Ma questo non succederà mai più!

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