Da Tarantosera
Completamento delle opere primarie (rete idrica e fognaria) nella periferia della città di Taranto».
E’ questo l’oggetto dell’ennesimo “sollecito” che il consigliere comunale Dante Capriulo ha inviato al sindaco Ippazio Stefàno per chiedere di «adottare, nel più breve tempo possibile, tutti gli atti necessari per portare a compimento queste opere e scongiurare la perdita di importanti finanziamenti individuando anche precisi cronoprogrammi e risorse certe». Non è la prima volta che Capriulo chiede chiarezza sulla realizzazione delle opere primarie a Talsano, Lama e San Vito. Oggi, quindi «dando seguito a precedenti e reiterate interpellanze, interventi, solleciti e mozioni» è tornato a scrivere al primo cittadino.
«Dal 2004 sono state realizzati degli impianti fognari nella periferia orientale della città di San Vito, Lama, Talsano, San Donato e Solito-Corvisea, con l’impiego di diversi milioni di euro, che a distanza di 13 anni non sono ancora in funzione. Giacciono nel sottosuolo chilometri e milioni di opere pubbliche non utilizzate; dal 2009 sono stati finanziati, per un importo di circa 5 milioni di euro, ulteriori opere fognarie ed idriche sempre al servizio degli abitati della periferia della città; in data 16 ottobre 2015 è stato sottoscritto a Bari un verbale di intesa tra Regione Puglia, Comune di Taranto, Aqp ed Autorità Idrica Pugliese (a seguito soprattutto delle vibrate proteste dei cittadini, come si legge nello stesso incipit del verbale), che ha definito le procedure per sbloccare le opere anzidette e stanziato ulteriori 5 milioni di euro per il completamento della rete fognaria ed idrica di parte delle zone anzidette; rilevo, purtroppo, che a tutt’oggi tali opere sono tutte inutilizzabili perchè in parte non in esercizio oppure non ancora realizzate o ultimate; in particolare, per le opere fognarie già realizzate sin dal 2004, si attende la realizzazione degli impianti di sollevamento in via Del Faro (S.Vito) e via Zoche (Tramontone Mare), di cui non si conosce lo stato della procedura (in corso dal 2009); per quelle di Lama-Carelli, San Donato e Solito Corvisea si è in attesa di opere di completamento oramai da svariati anni.
Per le opere nuove da realizzare si attende ancora il completamento delle procedure di acquisizione al patrimonio comunale (con immissione nel possesso) delle strade su cui realizzare le opere. A distanza di 1 anno e mezzo dalla sottoscrizione del verbale il Comune di Taranto ha in parte disatteso quanto previsto o adempiuto con defatigante lentezza, non giungendo, ad oggi, a nessuna conclusione utile dei procedimenti assegnati». Quindi il “sollecito” al sindaco alla luce delle «parziali omissioni dell’amministrazione comunale che comprimono i diritti ai servizi primari di migliaia di famiglie della città di Taranto. Milioni di euro di opere pubbliche giacciono inutilizzate ed altri milioni di euro rischiano di non essere utilizzati, o peggio persi».
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