Fiom: L’Ilva dica stop ai licenziamenti collettivi

La protesta per il licenziamento di 74 lavoratori della ditta Giove srl che operano nell'ilva

E’ quanto chiede la segreteria provinciale della Fiom Cgil di Taranto che, in una nota, spiega «proprio nei giorni in cui è stato approvato alla Camera, grazie ai referendum abrogativi presentati dalla Cgil, il decreto sui voucher e sulla reintroduzione della responsabilità solidale tra committente e appaltatore nei contratti collettivi arriva, per 74 lavoratori della ditta Giove srl che operano all’interno di quella fabbrica almeno da 15/20 anni, l’avvio della procedura di licenziamento collettivo.
La nota di apertura della procedura di licenziamento collettivo da parte di Giove srl è pervenuta alle segreterie di Fim, Fiom e Uilm nel tardo pomeriggio, omettendo di confrontarsi preventivamente con le Rsu delle organizzazioni sindacali presenti all’interno della stessa ditta. Ci troviamo pertanto ancora una volta - scrive Francesco Brigati per la Fiom Cgil di Taranto - ancora una volta, di fronte ad una scelta preconfezionata che ha un unico obiettivo: chiudere l’azienda per licenziare lavoratori esperti e qualificati e tornare sotto mentite spoglie. Ieri Fim - Fiom e Uilm hanno nuovamente inviato una richiesta di incontro ad Ilva, la prima risale a gennaio 2017, per discutere sulla complicata situazione che attraversano i lavoratori delle ditte di appalto.
In tale situazione infatti, se non arriveranno risposte da parte di Ilva, soprattutto per quelle aziende che pensano di utilizzare le crisi aziendali per «liberarsi» dei lavoratori, si rischia un’implosione. In mancanza di un confronto tra Ilva e organizzazioni sindacali, relativamente alla discussione di tali problematiche, metteremo in campo tutte le iniziative di mobilitazione per ridare dignità ai lavoratori che fino ad oggi sono stati considerati, anche durante la gestione commissariale, lavoratori di serie B».