Sono
centinaia i braccianti, qui principalmente migranti, che lavorano in
provincia di Foggia, privi di acqua potabile e in condizioni
disumane. Una parte di essi si organizza anche per lottare, ma la
linea di chi li guida non è di scatenarne la forza di ribellione ma
di stabilire un legame tra loro ed Emiliano e i partiti della
Regione, per... evitare che ci siano le ribellioni.
USB e
M5S sono d'accordo nel dichiarare “che nessuno tenti di
strumentalizzare la disperazione di queste persone” - detto da chi
sta strumentalizzando queste persone per incanalarle nella pacifica
interlocuzione con Regione e Istituzioni, una via che non ha mai
prodotto cambiamenti e miglioramenti reali delle condizioni e dei
diritti dei lavoratori migranti.
Nessun commento:
Posta un commento