venerdì 17 dicembre 2021

Alla Manifestazione di Bari la lettera/appello diffuso da operai della Tessitura di Mottola

Cari compagni e lavoratori in lotta,

Siamo 115 unità della Tessitura di Mottola (TA), azienda che fa parte del gruppo Cotonificio Albini con sede ad Albino (BG).

Per 17 anni abbiamo prodotto tessuti di altissima qualità, proprio a Mottola in provincia di Taranto, ma l'azienda ha deciso di chiudere totalmente i cancelli dal primo decreto pandemico (marzo 2020) con la successiva messa in liquidazione della società, mentre continuano a produrre nelle aziende delocalizzate fuori dal territorio nazionale, vedi in Rep. Ceca e in Egitto, con il chiaro scopo di fare lì più profitti.

Da mesi viviamo con una misera Cig covid che ricopre a malapena il 54% della retribuzione ordinaria e arriva con enormi ritardi, ad oggi sono 2 mesi che non percepiamo nemmeno un euro, con gravi ripercussioni sulle nostre famiglie.

Vogliamo coinvolgere tutta la società che ci circonda perché non è assolutamente accettabile che per colpa di questo maledetto fenomeno della delocalizzazione, ci ritroveremo in tutta Italia con migliaia di famiglie senza un lavoro e senza un futuro.

Il gruppo Albini ha sfruttato tutti i tipi di incentivi governativi e tutte le modalità di ammortizzatori sociali possibili, come tutte le aziende che vengono ad usurpare il nostro territorio per poi abbandonarlo alla prima occasione utile; e la cosa grave è che possono bellamente chiudere una fabbrica senza che il governo faccia niente!

Lo Stato deve intervenire in maniera forte e decisa per interrompere questo modus operandi, in primis garantendo un posto di lavoro a chi è vittima di questo scempio!

La nostra lotta degli operai della Tessitura non si ferma e andrà avanti sino a quando non verrà garantito il posto di lavoro a tutte le unità di stabilimento, non c'è incentivo all'esodo che tenga (hanno osato proporci un’elemosina di 14mila euro lorde in comode quattro rate. come se stessero vendendo una batteria di pentole – ma noi l’abbiamo respinto!) Il futuro non si può quantificare in euro. Vogliamo il posto di lavoro che ci è stato tolto!

Siamo sempre stati trattati come lavoratori di serie B rispetto alle altre aziende del gruppo smistate al nord ma ora gridiamo BASTA a tutti gli abusi subiti negli anni!

La dignità è nostra e la difenderemo a spada tratta!

E’ importante, e facciamo appello per questo, che come realtà lavorative simili che stanno nella Regione CI UNIAMO! Per essere più forti in questa lotta per difendere il nostro lavoro e salario.

Per contattarci: zionic@hotmail.itslaicobasta@gmail.com – 3475301704 – WA 3519575628 – Taranto via Livio Andronico, 47


per i lavoratori Tessitura di Mottola

Nico Caragnano

RSA Slai Cobas Taranto

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