"Dalla Puglia alla Calabria contro ogni repressione!
La solidarietà è un’arma, la solidarietà è una prassi!
Tra i 4.700 ed i 7.500 euro a testa, oppure dai sei mesi ai due anni di carcere, a Bari, per trenta persone, a causa di altrettanti decreti penali. Sorveglianza speciale, obbligo di firma, limite alle proprie libertà fondamentali, a Cosenza, per due militanti, Jessica e Simone.
“Colpevoli”, a Bari, di essere stat* solidali il 22 dicembre 2020 con gli/le abitanti dell'ex Liceo Socrate, donne, uomini che regolarmente vivono e hanno la residenza nella struttura, a seguito di un tentato sgombero. Poco importa che le Istituzioni si fossero impegnate nel 2014 a sottoscrivere un protocollo di autorecupero dell'immobile, protocollo mai attuato; e poco importa che volessero buttare per strada 60 persone in pieno inverno, nel bel mezzo di una pandemia.
“Colpevoli” di "manifestazione non autorizzata" e "resistenza a pubblico ufficiale".
“Colpevoli”, a Cosenza, di aver denunciato la mancanza di servizi sanitari essenziali in Calabria, la mancanza di posti letto e terapie intensive, mancanza per la quale la regione è tornata ad essere zona gialla. Colpevoli di passeggiare nel centro storico della città e di denunciare il rischio di crollo di molti edifici pericolanti. E poco importa, qui, che Questura e Procura siano finite di recente sotto osservazione dalla Commissione parlamentare antimafia. Reprimere è l'unica risposta; cacciare i/le sovversiv*, eliminare ogni dissenso. Tutto ciò accade pochi giorni prima di un’altra sentenza- vergogna che, a Torino, ha visto assolvere un poliziotto e condannare per oltraggio a quattro mesi Maya, una compagna che da quel poliziotto è stata presa a pugni e strattonata.
Dalla Puglia alla Calabria, per fare solo gli ultimi esempi, è evidente come la repressione si faccia sempre più acuta contro attivisti e attiviste, realtà solidali, e contro tutte quelle persone che danno vita ad esperienze di mutualismo ed autorganizzazione. Esprimiamo la nostra massima solidarietà ai compagni ed alle compagne cosentine in lotta. Consapevoli che l’autodifesa militante deve essere espressa nelle piazze come nelle aule di tribunali, riconosciamo la solidarietà attiva come l’unica arma efficace contro questa cinica e feroce repressione: usiamola!"
ComitatoPuglia 11 ottobre
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