Noi che abbiamo visto come è andata a Tessitura diciamo che su questo la linea del sindacalismo confederale è perdente e senza futuro
slai cobas per il sindacato di classe - taranto
1 febbraio 2025
articolo informativo
Nuova puntata nelle vertenza Hiab. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’azienda, la Regione Puglia e i sindacati dei metalmeccanici sono tornati ad incontrarsi per provare ad arrivare ad una soluzione che preservi l’aspetto industriale e occupazionale dello stabilimento di Statte, dove si producono gru e sono occupati 102 lavoratori.
Durante l’incontro, che si è svolto a Palazzo Piacentini, è emerso che la produzione nello stabilimento in provincia di Taranto sarà garantita fino al 28 febbraio e che l’azienda ha individuato l’advisor Vestus per prendere contatti con eventuali potenziali acquirenti interessati a subentrare alla proprietà (pare vi siano due gruppi interessati ma al momento di concreto c’è poco). I prossimi passi riguarderanno quindi l’apertura della procedura di reindustrializzazione (legge 234/21) e la discussione del piano industriale. Le parti hanno concordato che una volta conclusi questi step si terrà un nuovo incontro al Mimit alla presenza anche dell’advisor.
L’appuntamento odierno è servito anche per aggiornare la struttura ministeriale circa i contenuti dei vari incontri susseguitisi sino ad ora con l’azienda. Più precisamente si è fatto il punto rispetto all’incontro del 10 dicembre presso Confindustria Taranto e ai contenuti del relativo verbale che indica, di fatto, i dettagli che potrebbero costituire l’impegno tra le parti.
“Come Fiom abbiamo ribadito la necessità che si dia subito mandato all’advisor per avviare la campagna di scouting alla ricerca di un soggetto disponibile ad investire sul sito di Statte – affermano dal sindacato dei metelmeccanici della Cgil -. L’azienda ha precisato di aver individuato nella società di consulenza Vestus il soggetto preposto a tale servizio, non negando al contempo di aver già vagliato alcune proposte di soggetti interessati. Abbiamo inoltre evidenziato come sia assolutamente necessario valutare con attenzione la decorrenza della Cigs, anche alla luce della consistenza degli attuali volumi produttivi. Inoltre, con riferimento al sito di Minerbio, abbiamo sottolineato l’esigenza di conoscere quanto prima il piano industriale che sveli di fatto le reali intenzioni della multinazionale. Su questi e sugli altri temi oggetto del possibile accordo, si darà seguito al confronto, con un primo aggiornamento fissato al prossimo 13 febbraio, data che potrebbe sancire l’ufficiale avvio della procedura ai sensi della L.234/2021″.