Il 25 aprile è l’anniversario della
Resistenza partigiana, della lotta di liberazione dal
fascismo/nazismo e dalla guerra, che ha dato vita alla Costituzione,
piena in parte dei valori e aspirazione di quella grandiosa guerra di
popolo.
Dopo la Resistenza, però, padroni,
partiti parlamentari, privilegiati e parassiti hanno via via ripreso
in mano il paese e lo hanno riportato nella crisi economica, nella
corruzione, nella diseguaglianza sociale. Anzi, oggi lo vogliono
riconsegnare a quelle forze fascio populiste che sotto la veste di
“amici” e “rappresentanti” del popolo ripropongono i valori
del passato, razzismo, nazionalismo, l’odioso sessismo, che si
traduce in violenze e femminicidi, dittatura, in veste moderne.
Per questo vogliono cancellare il 25
aprile, dire che non esiste più destra e sinistra, ridurla ad una
festa di pacificazione che sia la nuova veste di chi vuole un ritorno
al passato.
E invece quella Resistenza e i suoi
valori di libertà, democrazia, uguaglianza, superamento della
società dello sfruttamento e della disoccupazione sono oggi più
validi e necessari che mai, sono l’alternativa vera a questo
sistema.
Celebrare il 25 aprile oggi non è una
ricorrenza ma l’affermazione di una Nuova Resistenza, da costruire
insieme, ricostruendo gli strumenti che permisero alla Resistenza di
vincere.
Circolo proletari comunisti – Taranto
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