mercoledì 19 luglio 2023

Amiu: la situazione è grave ma non seria... e a pagare sono lavoratori e pulizia della città

Purtroppo non sono una novità queste notizie. Ma a questo scenario sempre a rischio non corrisponde da tempo un intervento e soluzioni a lungo termine.

Questo in una situazione in cui l'Amiu e il Comune non spiegano affatto perchè questo passivo: Covid? Ma quali costi in concreto sarebbero stati sostenuti non lo si chiarisce mai; rinnovo dei contratti del personale? Ma questo dovrebbe essere previsto nel bilancio ordinario; costi emergetici? Sembra la "coperta" usata da tanti per giustificare altre spese... tenendo conto che l'Amiu ha già da alcuni mesi tagliato la pulizia notturna delle strade, e le strade della città sono sempre più sporche (con sporco incancrenito), e in varie parti ci sono rifiuti abbandonati, la raccolta differenziata neanche a parlarne sia per la sua estensione a tutta la città, sia soprattutto per realizzarla effettivamente, visto che finora è stata non una soluzione ma una aggiunta del problema di rifiuti strabordanti.

Su di chi è la responsabilità, è un continuo palleggiamento; ma una cosa è certa: i vari assessori cambiano periodicamente, ma solo poltrona, chi resta inammovibile è il presidente dell'Amiu.

Questa situazione è inaccettabile!

Oltre i cittadini a pagarne le spese, per cui al danno si è aggiunta la beffa dell'aumento della Tari, sono i lavoratori che vedono a rischio anche i loro normali stipendi.

E tra un mese e mezzo ritorna la questione dell'avvio dell'impianto di selezione rifiuti e del rientro sull'impianto dei 21 lavoratori ex Pasquinelli - per cui questa mattina c'è un ennesimo Tavolo presso l'Arpal (agli altri due convocati dall'Arpal, a parte lo Slai cobas, Amiu, Comune, sindacati confederali non si sono presentati con varie scuse). Che succederà? Sarà per l'ennesima volta rinviato il rientro? (a detta di Mancarelli dovevano riprendere il loro lavoro addirittura a gennaio 2023...).

Lo Slai cobas in questo Tavolo odierno porrà precise punti:

- data certa della ripresa del lavoro, che deve essere a settembre;

- nell'appalto per la gestione dell'impianto di selezione va posta in maniera chiara il vincolo dell'assunzione dei 21 lavoratori (con elenco nominativo);

- l'assunzione deve esser fatta a tempo indeterminato, con CCNL federambiente, con livelli retributivi adeguati alla qualifica e sicuramente non inferiori alle retribuzioni finora percepite dai lavoratori; l'orario di lavoro deve essere non inferiore alla 36 ore settimanali attuali.

- finchè non c'è l'avvio dell'impianto, comunque, l'attuale attività lavorativa (tampone) deve continuare, ma questa volta per tutti contemporaneamente e mantenendo l'orario di lavoro di 36 ore settimanali.

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