La situazione sindacale in questo periodo è molto impegnativa, con questioni che vanno bene e altre meno. Lo Slai cobas è forte e solido ma subisce una pesante controffensiva padronale e istituzionale e quindi cerchiamo di resistere e consolidarci.
La lotta degli asili ha raggiunto vittorie parziali, le lavoratrici lavorano in luglio e agosto - ed è il secondo anno consecutivo - una cosa che accade in pochissime altre realtà nazionali; abbiamo lottato per aumenti salariali puntando su 150 euro per tutti subito e ponendo richieste per il prossimo anni scolastico, visto che sono troppi anni che il salario resta sempre allo stesso livello e che ora significa, col carovita, carobollette, inflazione, sempre più basso mentre i carichi di lavoro aumentano sempre più. Ma l'Usb, che si era unita a noi dall'estate scorsa, dopo che per tanti anni invece lo Slai cobas aveva lottato da solo, ha mollato e ci ha messo in difficoltà con la trattativa e con la continuità della lotta, portando di fatto una divisione delle lavoratrici che comunque vorrebbero restare unite. Con l'azienda, che voleva dare solo 50 euro, non c'è stato nessun accordo, respingendo al mittente questa elemosina e proseguendo la mobilitazione con assemblea, presidio in piazza sotto il Comune.
A questo punto l’azienda, molto arrabbiata perchè le avevamo fatto saltare la trattativa (che in contemporanea stava facendo anche con i sindacati confederali), e perchè avevamo denunciato pubblicamente l'atteggiamento della ditta e le sue carenze soprattutto sul fronte sicurezza e salute dei lavoratori, ha scatenato la repressione contro le lavoratrici i lavoratori, le rappresentanti Rsa, Rls Slai cobas con contestazioni a raffica (ben 4 in un mese) e con un "commissariamento" di fatto del responsabile aziendale locale considerato forse troppo morbido.
Noi stiamo rispondendo "colpo su colpo" e resistendo, cercando comunque di strappare alcuni risultati per le lavoratrici,e soprattutto preparando per settembre una grossa ripresa della lotta e una campagna anche nazionale se le contestazioni si dovessero trasformare in provvedimenti disciplinari. In questo chiamiamo le lavoratrici iscritte all'Usb a ragionare con la propria testa e a guardare ai propri interessi, e al bene essensiale dell'unita' delle lavoratrici e lavoratori.
Alla ex pasquinelli abbiamo ottenuto il ritorno al lavoro di tutti i lavoratori, ma, unici, ne abbiamo contestato la precarieta', orari e condizioni - mentre tutti gli altri sindacati li hanno accettati; ma non siamo affatto isolati. E puntiamo all'occupazione definitiva di questi lavoratori a settembre sull'impianto di selezione rifiuti.
Alle pulizie Amat c’è il cambio di appalto a condizioni per noi non accettabili. I lavoratori sono arrabbiati ma divisi tra di loro, e questo rende difficile la lotta; c’è con noi anche il Cobas confederazione ma i suoi lavoratori iscritti sono un freno
Al cimitero siamo tornati sindacato maggioritario ma non ci sono ancora le condizioni per la lotta
Ad Acciaierie d'Italia manteniamo la posizione e il consenso di base ma non si producono ancora segnali di lotta autorganizzata. Va bene al porto/appalto AdI, il nuovo cobas è solido, i rappresentanti sono effettivi, l’azienda tratta con noi; noi vogliamo fare di questo un punto di riferimento per il porto e l’appalto AdI.
Alla Tessitura di Mottola si aspetta una nuova azienda che prenda i lavoratori. Si tratta in Regione - ma ci tengono come "uditori" alle trattative - questo se da un lato ci vuole depotenziare, dall’altro ci tiene fuori dai giochi di Palazzo e dal collaborazionismo sindacale e ci mantiene duri e puri alternativi. Vedremo, se verrà l’azienda nuova, se questo pagherà di fronte alla svendita peggiorativa che si presenterà ai lavoratori.
Si è formato il Comitato ex lavoratori Nuova Siet fatto da lavoratori, organizzati dallo Slai cobas che però punta a ché facciano tutto da soli. C’è stato un presidio partecipato alla prefettura con la presenza dell'on Turco, principale braccio destro di Conte 5stelle al sud, che aderisce, partecipa e prepara l’andata del Comitato al parlamento intorno a una interrogazione che tocca oltre la specifica vicenda degli ex Nuova Siet, anche amianto e sicurezza sul lavoro.
Abbiamo ripreso la battaglia per avere i soldi della provvisionale stabilita al processo Ilva "ambiente svenduto"; è stata avviata la procedura con una prima lettera richiesta dell'Avv. Mario Soggia, poi si fara' il decreto ingiuntivo - quindi il pignoramento. Ma il percorso resta ancora difficile.
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