MATERNITA’
SURROGATA: NO A REPRESSIONE,
NO A IPOCRISIE SU DONNE E BAMBINI
Nei
giorni scorsi è passata in parlamento l’oscena/illegale proposta
di legge sulla “maternità surrogata come reato universale”.
Governo, partiti in parlamento denunciano la maternità surrogata in
nome di posizioni e concezioni di destra, familiste, del ruolo della
donna come riproduttrice al servizio solo della "sacra famiglia:
"donna, uomo, bambino" famiglia di pura razza bianca,
occidentale. Sono contro la GPA con la stessa ideologia reazionaria,
cattolico-integralista con cui sono contro il diritto d'aborto, la
maternità come scelta della donna, la fecondazione artificiale, e
oggi contro il riconoscimento dei figli di coppie omogenitoriali.
Coprono
queste posizioni con una grossa squallida ipocrisia sui bambini,
sulla famiglia, sulle stesse donne.
Non
si può permettere, ancora di più oggi che chi, il governo Meloni e
in parlamento, appoggia e alimenta la guerra - che è la più feroce,
orrenda arma degli Stati, governi imperialisti per uccidere i
"diritti" dell'umanita'; chi lascia morire in mare decine e
decine di bambini - possa passare per difensore dei bambini.
QUESTO
OGGI E' IL PRIMO FRONTE DI LOTTA, contro questa crociata da moderno
medioevo.
Occorre
contrastare, combattere la proposta di legge, prima di tutto nelle
piazze, come stasera.
No
a leggi che hanno come unico scopo la repressione.
Primo,
perchè chi dovrebbe fare le leggi per reprimere sono gli stessi
Stati imperialisti che portano avanti la massima oppressione
istituzionalizzata verso le donne in tutti i campi, che massacrano
donne e bambini - pensiamo ai migranti, ai bombardamenti, a quanto
succede in Palestina, ecc,, a cui l'Italia ampiamente contribuisce,
con la fornitura di armi e gli accordi neocolonialisti con i regimi
reazionari/assassini, come Libia, Tunisia, nello scambio: blocco
migranti/affari per i padroni italiani.
Secondo,
perchè in questo sistema capitalista come, avviene per la
prostituzione, per l'aborto clandestino, sono poi anche le donne che
verrebbero colpite dagli interventi repressivi, diventando due volte
vittime.
E'
evidente che la maternità surrogata in questo sistema
capitalista/imperialista nella grande maggioranza dei casi è
sfruttamento violento del corpo delle donne. E' espressione di una
inaccettabile disparità, che è soprattutto di classe. In generale
si tratta di un rapporto mercificato: c'è chi compra perchè ha i
soldi, c'è chi vende perchè ha bisogno di soldi.
Quindi
non è un rapporto di volontà alla pari. Non ci può essere in un
sistema sociale basato sulla divisione in classi. La stragrande
maggioranza delle maternità surrogate avvengono sfruttando la
povertà delle donne, e soprattutto delle donne dei paesi del terzo
mondo, mettendo in luce, anche su questo. il rapporto di dominio, di
oppressione, di rapina da parte dei paesi imperialisti verso le
popolazioni dei paesi dipendenti. Finchè ci sono le classi, finchè
c'è l'imperialismo e le popolazioni schiacciate da esso, finchè le
donne sono doppiamente sfruttate e oppresse, non si può parlare di
libertà.
Ma
occorre sgombrare il campo dalle ipocrisie borghesi.
Viene
tanto e in tanti modi sfruttato, violentato il corpo delle donne, che
i neofiti “difensori delle donne” non possono certo emergersi a
loro difensori. Oggi, proprio da questo governo e dai suoi Ministri,
con la campagna sulla natalità, le donne sono considerate "macchina
di riproduzione" per dare forza-lavoro per il capitale e corpi
per la guerra.
Poi,
quante donne, nel rapporto di subordinazione che sono costrette a
vivere con il proprio uomo, fanno figli perchè glielo impone il
marito, la famiglia (d'origine o quella del marito), figli da loro
non desiderati o frutto a volte anche di violenza sessuale, e quindi
niente affatto di "libera scelta"; questo non è abbastanza
simile alla Gpa (Gravidanza per altri)? Le nostre sorelle
"prostitute" non vendono il loro corpo ad altri? Fra un pò ci sarà anche per loro una legge repressiva "universale"?
Si dice: "invece che Gpa, adozioni". Ma anche questa è ipocrisia! In tante
adozioni - soprattutto nei paesi dipendenti dall'imperialismo - si
tratta di bambini partoriti da una donna che è stata, però,
impossibilitata a tenerli, per vari motivi (in primis la povertà) e
presi, divenuti figli di coppie al 90% occidentali. Dov'è la
differenza?
Senza
rovesciare questo sistema barbaro, sessista, marcio dentro, fascista,
senza costruire una nuova società, socialista verso il comunismo, in
cui centrale è il ruolo diretto delle donne nella rivoluzione e
nella rivoluzione nella rivoluzione, non ci può essere liberazione
delle donne e dell’intera umanità.
Movimento
Femminista Proletario Rivoluzionario
mfpr.naz@gmail.com
– WA 3339199075 – c/o sede Slai cobas via L. Andronico, 47
Taranto
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