Taranto scende in Piazza contro la Legge Varchi
Taranto scende in Piazza contro la Legge Varchi.
Ci vediamo Sabato 29 Luglio in Piazza Maria Immacolata a Taranto alle ore 19.30
per spiegare il ddl e tutto ciò che rappresenta, condividere
testimonianze, raccogliere proposte in assemblea pubblica per combattere
la persecuzione di stato, contrastare l’omolesbobitransafobia e la
violenza giuridica sulle famiglie omogenitoriali.
Aderiscono all’iniziativa (elenco in ordine alfabetico e in aggiornamento)
Alzaia Onlus ETS
CAV Sostegno Donna
CEST
Collettivo LaDora
Comitato Territoriale Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto
Hermes Academy
L.E.F.T. Libero Ente Formazione Taranto
Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
Poliamore Salento
SLAI Cobas
TGenus
Zaccheo Puglia
Per info e adesioni, contattare il +39 388 874 6670 o le pagine instagram @arcigay_queertown_taranto o @hermesacademy.it
La manifestazione statica, fortemente voluta da Dorothy Ferlito e Luigi Pignatelli, è autorizzata dagli ordini preposti.
Manifesto elaborato da Poliamore Salento
Ancora
oggi il corpo, soprattutto quello delle donne, è oggettificato dalla
politica, per definire ciò che è giusto e sbagliato, insinuandosi così
anche nelle famiglie e pretendendo di definire come sia corretto amare
attraverso la Legge.
In
particolare, l’attacco alle famiglie omogenitoriali è stato massivo ed
esasperante, tanto da arrivare a definire legalmente come Reato
Universale una pratica (quella della gestazione per terzi) utilizzata
principalmente da coppie eterosessuali, pur di attaccare la comunità
LGBTQIA+.
Noi, come Poliamore
Salento, ma soprattutto come persone, rivendichiamo una politica sana,
che non basi le sue leggi sui pregiudizi per aggredire una parte della
cittadinanza, ma che sia veicolo di civiltà e convivenza, agevolando le
famiglie, qualsiasi esse siano, con servizi e opportunità che siano
adeguati agli standard degli altri Paesi europei.
Esigiamo
che cessi la persecuzione morale, legale e civile a tutte le persone
che compiono scelte di vita differenti da canoni pre impostati.
Esigiamo che il corpo, femminile, maschile o neutro che sia, sia un teatro di possibilità e non di guerre ideologiche.
Esigiamo
la garanzia dell’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza,
come stabilito dalla legge 22 Maggio 1978, assicurando
l’autodeterminazione delle donne, degli uomini trans e delle persone non
binary e intersex, anche minori di età.
Chiediamo
un’educazione libera da ideologie sul tema del corpo e della
sessualità, l’interruzione di qualsiasi finanziamento regionale a gruppi
e associazioni antiabortiste all’interno dei Consultori pubblici,
l’abolizione delle obiezioni di coscienza, nel rispetto della laicità.
Allo
stesso tempo, riteniamo che debba essere abolita o modificata la legge
40/2004, affinché sia possibile per single e coppie, anche dello stesso
sesso, accedere alla procreazione medicalmente assistita e al
concepimento attraverso GPA (gestazione per altri), purché svincolata da
ogni forma di sfruttamento.
Rifiutiamo ogni criminalizzazione volta a punire, in qualsiasi forma, single, famiglie e figliə.
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