mercoledì 10 luglio 2024

Bracciante indiano morto nei campi, un altro caso Singh a Laterza

Questa nuova morte/probabile assassinio di un bracciante indiano, questa volta nelle nostre campagne, è venuta alla luce nei mass media, grazie all'articolo dei due giornalisti della GdM, solo in questi giorni. 

Ora è necessario che non si faccia ricadere nell'ombra e che nei prossimi passaggi giudiziari ci sia mobilitazione per la verità e giustizia per Rajwinder Sidhu Singh, per far venire alla luce e lottare insieme contro le condizioni di supersfruttamento nelle campagne da parte dei padroni e caporali, soprattutto verso i braccianti immigrati - Noi dello Slai cobas per il sindacato di classe di Taranto lo faremo. 

Ancora una volta, come abbiamo detto per la morte di Satnam Singh, lavoratori indiani scappano dall'India di Modi, regime fascista della miseria, della persecuzione delle masse popolari indiane, per venire a morire in Italia da parte di padroni schiavisti e assassini.

E c'è un altro aspetto che accomuna la morte di Satnam e questa di Rajwinder; come il padrone di Latina era già stato denunciato, condannato per sfruttamento, anche il padrone di Laterza, Giovanni Giannico, non si sa quanto tempo dopo la sua morte ha portato il corpo del bracciante, qui almeno, in ospedale, andando poi via; anche Giannico era già indagato per caporalato e per le gravi condizioni di lavoro a cui sottoponeva i braccianti, anche 12 ore di lavoro al giorno, per una paga da 3 a 5 euro, e tenuti ammassati in locali senza servizi igienici sufficienti.  

Già subito dopo la manifestazione contro il G7 in cui denunciammo la presenza di Modi e il legame Meloni/Modi, il 1° luglio a Taranto nel presidio nella giornata di solidarietà internazionale contro la nuova campagna di Modi contro il popolo e i comunisti maoisti, abbiamo  fatto appello alla mobilitazione in solidarietà con i braccianti indiani e contro il governo Meloni complice.

Ora, è proprio nella nostra provincia che avvengono questi assassinii.

Nessuno, in particolare tutti coloro che si sono mobilitati contro il G7, può ingnorarlo.

Dalla GdM - di DARIO BENEDETTO - FRANCESCO CASULA

Indiano morto nei campi, un altro giallo a Laterza
Il datore di lavoro indagato per omicidio colposo e caporalato: «L’ho trovato svenuto». La vittima si chiamava come l'operaio deceduto a Latina
 

10 LUGLIO 2024

TARANTO - Quando è stato portato al pronto soccorso era già morto. Proprio come Satnam Singh. E proprio come per la sua morte, anche quella di Rajwinder Sidhu Singh, 38 enne anche lui indiano, deceduto il 26 maggio nelle campagne di Laterza nel Tarantino, sembra destinata a fare rumore. Ad accomunarli non è solo quel «Singh» nel nome, elemento comune a milioni di seguaci della religione Sihk, ma è principalmente il destino: quello di braccianti agricoli morti nei campi. E se il decesso di Latina ha portato in carcere il datore di lavoro di Satnam, a Taranto invece è ancora in corso una serie di accertamenti ma l’indagine conta per ora un solo indagato: si tratta dell’imprenditore agricolo Giovanni Giannico. Il numero delle persone sotto accusa tuttavia potrebbe presto aumentare.
Le accuse mosse dalla procura ionica sono di omicidio colposo e caporalato: le indagini dei carabinieri del Reparto operativo... hanno portato alla luce elementi che sollevano dubbi su quanto accaduto quella domenica di maggio. I primi a formulare perplessità sono stati i medici dell’ospedale San Pio di Castellaneta. «È svenuto, ha perso conoscenza», la versione dei fatti riferita dal proprietario del fondo su cui il 38enne stava lavorando, che aveva raccontato di averlo trovato riverso nel terreno. Ma quel racconto non ha convinto il personale sanitario: troppe discrepanze su dettagli, orari di ritrovamento e lo stato in cui il corpo della vittima si presentava sotto i loro occhi. Elementi che hanno spinto i medici ad allertare immediatamente i militari dell’Arma. Di lì a poco la notizia è giunta in Procura: il procuratore Eugenia Pontassuglia e il sostituto Filomena Di Tursi hanno disposto il trasferimento della salma nell’obitorio per eseguire l’autopsia...

Bisognerà però attendere il deposito della relazione per comprendere i dettagli, secondo quanto appreso dalla Gazzetta è innanzitutto intorno all’orario del decesso che al momento ruota l’inchiesta. Gli inquirenti, infatti, credono che quel giorno qualcosa sia andato in modo diverso e ora sono alla ricerca di riscontri per valutare le eventuali responsabilità di Giannico, difeso dagli avvocati Leonardo Pugliese e Carlo Raffo. Come per la vicenda di Latina, insomma, si cerca di comprendere se i soccorsi siano stati tempestivi, ma non solo. La presenza di Rajwinder Sidhu Singh nei terreni in un giorno festivo ha sollevato interrogativi sulle condizioni di lavoro imposte al 38enne: quanto possono aver contribuito al decesso? Ed è quindi anche su questo interrogativo che ora gli inquirenti dovranno cercare risposte.

Intanto il corpo del 38enne è tornato in patria. Lo scorso 26 giugno, a distanza di un mese esatto dalla data del decesso, la famiglia del bracciante, nel frattempo arrivata in Italia, è riuscita a ottenere il nullaosta per il trasferimento in India della salma...

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