mercoledì 31 luglio 2024

L'Università bellica anche lungo l'asse Leonardo/Grottaglie - A settembre a Taranto partirà su questo una forte mobilitazione

dal Manifesto di oggi: 

Academy a Grottaglie, in collaborazione con gli atenei pugliesi


Cingolani: «L’università bellica» di Leonardo si allarga a Sud

La scuola di guerra Aerotech Academy si estende nel meridione. La scuola di alta formazione di Leonardo, dopo Pomigliano d’Arco, sarà presente anche nel sito produttivo di Grottaglie a partire dal prossimo ottobre.
L’accordo di collaborazione didattica, siglato tra l’amministratore delegato ed ex ministro Roberto Cingolani, l’Università del Salento (dove fino al 2021 insegnava fisica sperimentale) e il Politecnico di Bari, ha l’obiettivo di formare nuove professionalità nei settori dell’alta ingegneria nell’interesse di Leonardo.
Il raddoppio della società partecipata dallo stato, che continua a investire nella formazione dei reparti «tecnologie aereo-strutturali e oltre», «automazione e industria 4.0» e «nuova generazione» (con un focus sui sistemi autonomi e senza equipaggio per applicazioni aeree, terrestri, marittime, civili e militari), è da contestualizzare in un momento storico in cui i programmi militari e di riarmo – guidati dal ministro della Difesa Crosetto, ex senior advisor di Leonardo – procedono spediti.
Secondo l’Osservatorio spese militari italiane Milex, infatti, «da inizio legislatura il ministero presieduto da Guido Crosetto ha trasmesso alle commissioni Difesa del Parlamento per avere il loro parere, sempre favorevole, ventisette nuovi programmi militari per un onere finanziario pluriennale di 34,6 miliardi di euro, e un impegno annuale, per il 2024 e 2025, compreso tra i 700 e gli 800 milioni».
Le forze aeree, sulle quali la scuola di alta formazione Aerotech Academy si concentra, rispetto agli altri reparti di difesa, sono al secondo posto per investimenti, subito dopo le forze terrestri, con circa 7,5 miliardi di euro. Sono previsti 24 nuovi caccia Typhoon, del consorzio Eurofighter di cui Leonardo fa parte, e droni armati Astore, i primi in forza alla nostra aeronautica, prodotti anch’essi da Leonardo.
Gli accordi stipulati con l’Università Federico II di Napoli e successivamente con i due principali atenei pugliesi sono sulla stessa lunghezza d’onda di quelli dual use (beni e tecnologie utilizzabili sia per scopi civili che militari) con gli enti universitari israeliani. Infatti, già la nascita nel 2021 della fondazione Med-Or del gruppo Leonardo – per promuovere attività culturali, di ricerca e formazione scientifica, al fine di rafforzare scambi e rapporti tra l’Italia e i paesi dell’area del Mediterraneo allargato – e del cui comitato scientifico fanno parte docenti e rettori di ben 13 università statali italiane, andava in questa direzione.
I rapporti tra istituzioni, nonostante quanto dichiarato dal direttore delle aero-strutture di Leonardo, Stefano Bortoli – che ha affermato che «l’Aerotech Academy porta l’università dentro l’impresa e crea una sinergia indispensabile» – sembrano contrastare con l’articolo 11 della Costituzione e con i codici etici, culturali e educativi degli atenei, che presuppongono un approccio accademico distaccato dalla dottrina neoliberista e dalla collaborazione con fabbriche che producono strumenti militari e informatici.

Testo circolante nel coordinamento provinciale Palestina

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