Il Coordinamento Palestina Taranto e provincia si è
riunito, sia pur in forma ristretta, venerdì 5, per fare insieme
una
prima valutazione della mobilitazione contro il G7 e vedere come
continuare.
Il Coordinamento ha espresso una valutazione
molto positiva della manifestazione di sabato a Fasano 15 giugno,
come delle iniziative precedenti di preparazione (controcena a
Brindisi e per Taranto le riuscite manifestazioni del 25 aprile e
2
giugno).
Il corteo a Fasano è stato bello, combattivo,
comunicativo, unitario. Ha unito e proseguito la mobilitazione in
solidarietà con il popolo palestinese alla denuncia del G7 che ha
avuto come unico scopo di allargare la guerra. Il clima nel
corteo,
il percorso, gli slogan, gli interventi sui problemi reali delle
masse contro le scelte del governo di guerra e invece
immiserimento
per le masse, hanno permesso un bel legame con la popolazione di
Fasano che in varie forme ha sostenuto la manifestazione,
aggiungendo
aspetti di denuncia degli effetti del G7 sulla gente del luogo.
Anche
i vari interventi, sia durante il corteo ma soprattutto alla sua
conclusione hanno espresso unità e determinazione/volontà di
continuare la mobilitazione. La manifestazione è stata la giusta
risposta al clima da "terrorismo psicologico" volutamente
fatto nei giorni del G7 da governo, mass media.
Per la
continuazione, il coordinamento ha riaffermato che essa deve avere
sempre al centro le questioni oggi principali, che sono stati al
centro del G7 e della nostra manifestazione: lotta contro la
guerra,
contro la militarizzazione del territorio, lo stanziamento da
parte
del governo di sempre più fondi per gli armamenti, la solidarietà
alla Palestina; in questo sviluppare denuncia e lotta contro la
repressione che sempre più vuole colpire chi scende nelle piazze e
i
solidali con la Palestina; guardando alle ricadute sociali,
economiche, di distruzione ambiente, impoverimento delle masse,
carovita, sui nostri territori verso la popolazione, i vari
settori
sociali, i lavoratori, giovani, i migranti, ecc..
In
questo - è stato detto - è importante riaffermare e andare avanti
nel metodo attuato per la mobilitazione contro il G7, che è
riuscito
ad attivare e unire varie realtà, anche differenti ma con una
prospettiva unica, e con questo metodo le differenze hanno
costituito
una ricchezza.
Su questo un esempio è il grande lavoro fatto
dal Coordinamento regione anti G7, con cui vogliamo consolidare i
rapporti.
Per la continuità, si vuole lavorare per
allargare la partecipazione al coordinamento, e soprattutto la sua
base sociale, con attenzione alle lotte e bisogni che emergono sul
nostro territorio. Anche in funzione di questo si è proposto di
organizzare assemblee pure in provincia.
Come iniziative da
programmare: alla Base navale di Taranto, sempre più strategica
per
le guerre imperialiste, alla Leonardo contro la produzione di
armi, e
chiaramente mantenendo sempre alta l'attenzione sulla Palestina.
Si
è proposto di fare un foglio o altro strumento periodico,
soprattutto on line, per mantenere sempre alta l'informazione.
Chiaramente dato il periodo estivo e gli impegni di
alcune realtà e compagni, il prossimo appuntamento del
coordinamento
sarà a settembre. Fermo restando la necessità anche in questi due
mesi di essere attenti agli eventi e pronti a scendere in piazza
in
caso di necessità; come ad iniziative a livello ragionale.
a cura Slai cobas
Nessun commento:
Posta un commento