L’Aquila: molestie in cambio di aiuti agli esami, la chat con le foto delle allieve
Un capitano di 33 anni della Guardia di Finanza è accusato di violenza sessuale e lesioni aggravate da una sua allieva al primo anno della Scuola per sottufficiali di L’Aquila. Altri tre indagati in concorso per maltrattamenti. Il sospetto del sistema di molestie in cambio di aiuti agli esami
Gli ufficiali istruttori di una delle scuole fiore all’occhiello delle Fiamme Gialle avrebbero commentato in una chat su Whatsapp la violenza denunciata dalla ragazza. Si tratterebbe di un gruppo in cui si organizzavano vere e proprie «cacce» alle allieve.
La violenza denunciata dall’allieva finanziere al primo anno risale a qualche settimana fa. La ragazza ha messo a verbale di essere stata violentata dal suo istruttore, la trappola sarebbe scattata con la promessa da parte del capitano di aiuti per il superamento degli esami. A maggio scorso, la ragazza sarebbe andata a casa dell’ufficiale, alla periferia dell’Aquila. È stato lì che il capitano 33enne l’avrebbe aggredita. La ragazza ha raccontato di essere stata presa per i capelli, spinta con la testa sul tavolo del salotto e colpita con forza sui glutei, prima di essere costretta a subire l’atto sessuale, nonostante dice di aver opposto il suo rifiuto... l’ufficiale istruttore avrebbe detto all’allieva: «Questo è solo un assaggio di quello che ti farò provare se sabato non ti farai punire».
...l’inchiesta rischia di allargarsi, con il sospetto che anche gli altri tre capitani, tutti trasferiti senza azioni disciplinari, potrebbero essere a loro volta coinvolti in altri casi simili. I tre istruttori avrebbero cercato di ottenere prestazioni sessuali dalle allieve in cambio di aiuti per sostenere gli esami.
I quattro istruttori indagati avrebbero creato un gruppo Whatsapp in cui condividevano foto e commenti sulle allieve. Nella chat giravano messaggi del tipo: «È troppo bona, la caccia è aperta per punirla…».
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