mercoledì 27 giugno 2018

Oggi incontro al Comune sulla vergognosa condizione delle lavoratrici degli asili - che non siano ancora una volta al massimo parole...

Lo Slai cobas ha presentato un esposto sulla illegale condizione delle lavoratrici degli asili comunali - di cui pubblichiamo stralci. 
Oggi lo Slai cobas andrà all'incontro convocato dal nuovo assessore alla PI, ma "sia chiaro - dicono le rappresentanti delle lavoratrici - non accetteremo l'ennesimo incontro in cui ad ogni nuovo assessore si tratta solo di rispiegare tutta la nostra storia... Che si leggano prima le nostre carte e diano effettive soluzioni ai gravi problemi esistenti!"

DALL'ESPOSTO:

La scrivente O.S., Slai cobas per il sindacato di classe, denuncia a codesta Amministrazione comunale il mancato controllo sulle violazione di norme contrattuali e leggi nei confronti delle lavoratrici degli asili nido, scuole materne e centro dell'infanzia comunali, addette all'attività di pulizie e ausiliariato.
L'Amministrazione comunale, Ente appaltante, è obbligata in solido, in quanto ha l'obbligo di controllare il pieno rispetto di norme e leggi.

- Le lavoratrici, oggi 88, dipendenti fino a giugno 2018 della Ditta Servizi Integrati srl, e precedentemente dipendenti di varie ditte, ultime: Thesis, Trial, hanno un contratto di “addette alle pulizie” e di 1 ora e 50 minuti al giorno e 11 alla settimana.
Le stesse, invece, svolgono anche l'attività di ausiliariato.
Questa attività, benchè sia stata ufficializzata nell'ultimo capitolato speciale di appalto, quindi
espressamente richiesta dal Comune, non viene loro riconosciuta.
...l’art. 8 del predetto capitolato (rubricato “Descrizione del Servizio”) indica in maniera analitica le prestazioni richieste all’impresa appaltatrice, suddivise in prestazioni ausiliarie ed operazioni di pulizia e sanificazione...
- Effettivamente tutti i lavoratori, conformemente al capitolato speciale di appalto sono altresì addetti all’attività di ausiliariato nell’ambito scolastico in cui lavorano...
- Nonostante questa attività, tutte le lavoratrici sono state assunte in qualità di operaio comune inquadrati al II livello retributivo del CCNL Multiservizi con l’applicazione del parametro 109 previsto per lo svolgimento della sola attività di pulimento. Il vigente CCNL per i dipendenti da imprese esercenti servizi di pulizia e servizi integrati/multiservizi, prevede (invece che) siano inquadrati al II livello con parametro 115... i lavoratori per tutto il periodo dell’appalto in parola sono stati retribuiti in misura inferiore rispetto a quanto previsto dal contratto collettivo e sono stati versati in loro favore contributi previdenziali ed assistenziali in misura inferiore rispetto a quelli spettantigli.
- La doppia mansione (pulizie e ausiliariato) non ha comportato, come era logico e regolare, un incremento dell'orario di lavoro – pertanto nel ridottissimo orario di 1 ora e 50, si pretende che vengano effettuati sia i lavori di pulizia che di ausiliariato.
- L'orario di lavoro effettuato – 11 ore settimanali – è in violazione del CCNL che stabilisce espressamente che l’orario minimo settimanale non può essere inferiore a 14 ore...
Questo comporta, altresì, uno svolgimento del servizio inadeguato, in una realtà in cui la presenza di neonati, bambini piccolissimi dovrebbe spingere l'amministrazione comunale a effettuare un servizio più che adeguato.

- Questo mancato riconoscimento è proseguito nonostante apposite ispezioni dell'Ispettorato provinciale del Lavoro abbiano accertato che i lavoratori e le lavoratrici, oltre a svolgere le normali attività di pulizia, svolgono in maniera continua e caratterizzante anche attività di ausiliariato in senso stretto...

- L'importo stabilito nella gara d'appalto dal Comune è rimasto uguale agli importi indicati nei precedenti appalti, nonostante il raddoppio del servizio.
- Non si è proceduto a separare, come previsto dalla legislazione sugli appalti, il costo del lavoro e della sicurezza dall'importo complessivo, facendo ricadere anche queste due voci di garanzia per i lavoratori nel ribasso offerto dalla ditta.
Quanto questa mancata distinzione abbia direttamente danneggiato le lavoratrici è evidente anche da una situazione tuttora in corso. Infatti, problemi finanziari tra l'amministrazione comunale e la precedente Ditta Thesis sono ricaduti sulle lavoratrici, che si sono viste sottrarre il 23% della retribuzione + Tfr (già misere) a loro spettante all'atto della cessazione dell'appalto con la Thesis.

...l'Amministrazione comunale... non ha controllato che venissero attuati, atteso che le lavoratrici non sono in possesso di certificazione medica per l'attività di ausiliariato, nè hanno frequentato corsi di formazione.
Tutto questo ricade sulla responsabilità del Comune che dovrebbe tutelare non solo le lavoratrici, ma l'infanzia...

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