VICO - Sì: dal 2006 al 2008, dal 2008 al 2013, dal 2015 al 2018.
Quindi, il P.M è entrato nel merito, chiedendo: lei conosce il signor Girolamo Archinà?
VICO - Sì. È una conoscenza anche di ordine professionale, per ragioni del mio lavoro sia nel sindacato che nel Parlamento. Io ho fatto il segretario della CGIL: dall’87 al ‘93 in Segreteria, con funzioni di responsabile del Settore Industria; dal 93 al 2000 Segretario Generale della Camera del Lavoro; dal 2000 al 2002 Segreteria Regionale Dipartimento Attività Produttive. Ho fatto poi il Segretario dei Democratici di Sinistra di Taranto. Ero componente del Dipartimento Economico del Partito e seguivo la siderurgia italiana - particolarmente Taranto - il ciclo continuo, Taranto e Piombino, escluso gli acciai speciali.
P.M - il signor Archinà le ha mai chiesto suo interessamento a livello legislativo con riferimento a possibili modifiche normative che lei avrebbe potuto promuovere?
VICO - Dal punto di vista formale no. (e da quale punto di vista? Sostanziale! ndr). Mi fu inviata dal signor Archinà una mail, come è noto. La stessa non ha mai avuto conseguenze in alcun atto
parlamentare, si trattava del getto di cose pericolose (Falso. Sia durante la gestione di Riva, sia soprattutto nell'appoggio ai 12 decreti pro Ilva fatti dopo - ndr)
Poi il P.M. ha chiesto su una conversazione telefonica tra Vico e Archinà: Ricorda di essere stato interlocutore di questa conversazione?
VICO - Sì, sì.
PM - Ricorda chi era il suo interlocutore in questa conversazione?
VICO - Sì: era Girolamo Archinà.
P.M. - a un certo punto, nel corso della conversazione, lei interviene dicendo che il Sindaco è un irresponsabile e che questo rischio lo vede tutto.
VICO - ...siamo a luglio del 2010 era avvenuta un po’ prima - sarà stato nel mese di giugno - la trasmissione del report, da parte di ARPA, afferente i nuovi valori emissivi che rivenivano dalle cokerie in ordine al benzoapirene. È di per sé una notizia molto importante... c’era una tensione...
A marzo il Presidente della Commissione Bicamerale - l’Onorevole Pecorella - insieme al sottoscritto e assieme all’Onorevole Bratti... presentiamo una interpellanza per chiedere se il Governo fosse informato e quali iniziative intendeva assumere perché nella stessa fase c’era un ritardo ingiustificabile del rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale da parte del Ministero dell’Ambiente, Governo Berlusconi (Vico poneva solo un problema di tempi e non di contenuti di un'Aia del governo Berlusconi che fu di evidente copertura dell'azione criminale, inquinante di Riva, come è emerse poi nell'inchiesta giudiziaria - ndr). Alla interpellanza il Governo risponde assumendo l’impegno di accelerare una fase di procedure. Il report dell’ARPA in ordine alla cokeria, poneva un problema molto importante di cosa stesse accadendo dal punto di vista ambientale, industriale nello stabilimento. Nello stesso periodo, il gruppo Ilva mette in Cassa Integrazione i lavoratori del laminatoio a freddo.... tutte queste vicende nella fase più terribile della crisi dell’occidente del nostro Paese - 2008/2013
ANCORA VICO afferma: è nel 2012 che io apprendo qual è la situazione, attraverso le ordinanze della Procura (e fino ad allora, niente? Nonostante tutte le denunce degli operai e abitanti dei quartieri? - ndr).
CONTINUANDO, VICO AFFERMA CHE ERA NORMALE PER UN PARLAMENTARE CONFRONTARSI SPESSO E ANCHE IN MANIERA "CONFIDENZIALE" CON ARCHINA'...
ANCORA IL PM - Senta, poi proseguendo nella stessa conversazione, a un certo punto lei, riferendo di cose che le sarebbero state dette dal Presidente Vendola, dice: <<Dopodiché lui ha detto: “Io dovrei ammazzare Antonicelli”>>. Ha usato solo questo riferimento. E poi qualche rigo dopo... ma lei l’ha letta, la possiamo rileggere tutta: <<Questa è una mia deduzione però l’unico nome che ha fatto... dice: “Dovrei uccidere, ammazzare Antonicelli”>>. Dato che mi sembrerebbe di comprendere che lei ha recepito il giudizio del Presidente Vendola che aveva questi propositi - auspico in senso metaforico - vuole spiegare il perché di questa particolare intensità della reazione di Vendola nei confronti di Antonicelli, da che cosa era determinata? Che cosa era successo? Soprattutto chi era Antonicelli?
VICO - Ilva attraverso il signor Archinà che era la porta della conoscenza di ciò che avveniva in Ilva nella condizione data o nella condizione oggettiva. Il Presidente Vendola per competenza delle procedure che erano in corso sia sull’AIA. Sarà evidente che, parlando con il Presidente Vendola, io gli abbia chiesto “Ma che sta succedendo?” e che egli abbia detto che fosse arrabbiato con Antonicelli - il suo funzionario diretto - forse aveva seguito male molte delle questioni che erano in corso. La confrontavo con il signor Archinà in questa telefonata per rendere anche un’informativa al mio gruppo parlamentare Commissione Attività Produttive e una informativa anche al mio partito in quanto la vicenda dell’Ilva è sempre stata nella sua storia nel quadro degli interessi del Governo e dell’interesse nazionale... era uno scambio di opinioni - come è accaduto anche altre volte - molto franco e spesso anche molto confidenziale, al di là dei ruoli e delle funzioni che competevano diversamente...
Nel sistema delle relazioni ognuno cerca di assumere le informazioni a completamento del mosaico. Penso che sia la funzione anche del Parlamentare.
Io penso che gli atti parlamentari sono andati nella direzione dell’interesse della città (mai affermazione fu nei fatti assolutamente contestabile - ndr).
ALTRO P.M chiede ancora a Vico come e quando ha conosciuto Archinà Girolamo.
VICO - Penso di averlo conosciuto in un tempo passato e poi nel periodo in cui anche sono diventato Parlamentare, anche prima come CGIL (quindi, il suo rapporto con Archinà era stretto anche quando da segretario della Cgil, almeno formalmente doveva stare dalla parte dei lavoratori contro Riva e gli Archinà... - ndr)
E QUESTO RAPPORTO VIENE BEN RICOMPENSATO...
AVVOCATO PARTE CIVILE - Volevo chiedere soltanto se l’Onorevole ha avuto contributi da parte di Ilva per la campagna elettorale.
AVVOCATO DEI RIVA - Presidente, c’è opposizione
PRESIDENTE S. D'ERRICO - La domanda è ammissibile perché riguarda l’attendibilità del teste. Ha ricevuto contributi da Ilva nel corso delle campagne elettorali?
VICO - Nel 2006 era la prima volta che mi presentavo come Parlamentare - e in cui io ricevo un contributo da Ilva S.p.A.... Qui è documentata la cifra ricevuta (46 mila euro), il deposito alla Corte d’Appello di Bari, il deposito obbligatorio - quando il contributo è trasparente - alla Camera dei Deputati che ha reso pubblico questo contributo nel maggio 2006, vale a dire un mese dopo la proclamazione del sottoscritto Parlamentare.
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