Oggi lo Slai cobas andrà all'incontro convocato dal nuovo assessore alla PI, ma "sia chiaro - dicono le rappresentanti delle lavoratrici - non accetteremo l'ennesimo incontro in cui ad ogni nuovo assessore si tratta solo di rispiegare tutta la nostra storia... Che si leggano prima le nostre carte e diano effettive soluzioni ai gravi problemi esistenti!"
DALL'ESPOSTO:
La scrivente O.S., Slai cobas per il
sindacato di classe, denuncia a codesta Amministrazione comunale il
mancato controllo sulle violazione di norme contrattuali e leggi
nei confronti delle lavoratrici
degli asili nido,
scuole materne e centro dell'infanzia comunali, addette
all'attività di pulizie e ausiliariato.
L'Amministrazione comunale, Ente
appaltante, è obbligata in solido, in quanto ha l'obbligo di
controllare il pieno rispetto di norme e leggi.
- Le lavoratrici, oggi 88, dipendenti
fino a giugno 2018 della Ditta Servizi Integrati srl, e
precedentemente dipendenti di varie ditte, ultime: Thesis, Trial,
hanno un contratto di “addette alle pulizie” e di 1 ora e 50
minuti al giorno e 11 alla settimana.
Le stesse, invece, svolgono anche
l'attività di ausiliariato.
Questa attività, benchè sia stata
ufficializzata nell'ultimo capitolato speciale di appalto, quindi
espressamente richiesta dal Comune, non viene loro riconosciuta.
...l’art. 8 del predetto capitolato (rubricato “Descrizione del Servizio”) indica in maniera analitica le prestazioni richieste all’impresa appaltatrice, suddivise in prestazioni ausiliarie ed operazioni di pulizia e sanificazione...
-
Effettivamente tutti i lavoratori, conformemente al capitolato
speciale di appalto sono altresì addetti all’attività di
ausiliariato nell’ambito scolastico in cui lavorano...
-
Nonostante questa attività, tutte le lavoratrici sono state assunte
in qualità di operaio comune inquadrati al II livello retributivo
del CCNL Multiservizi con l’applicazione del parametro 109 previsto
per lo svolgimento della sola attività di pulimento. Il vigente CCNL
per i dipendenti da imprese esercenti servizi di pulizia e servizi
integrati/multiservizi, prevede (invece che)
siano
inquadrati al
II
livello con parametro 115... i lavoratori per tutto il periodo dell’appalto in
parola sono stati retribuiti in misura inferiore rispetto a quanto
previsto dal contratto collettivo e sono stati versati in loro favore
contributi previdenziali ed assistenziali in misura inferiore
rispetto a quelli spettantigli.
- La
doppia mansione (pulizie e ausiliariato) non ha
comportato, come era logico e regolare, un incremento dell'orario di
lavoro – pertanto nel ridottissimo orario di 1 ora e 50, si
pretende che vengano effettuati sia i lavori di pulizia che di
ausiliariato.
-
L'orario di lavoro effettuato – 11 ore settimanali – è in
violazione del CCNL
che stabilisce espressamente che
l’orario minimo settimanale non
può essere inferiore a 14 ore...
Questo
comporta, altresì, uno svolgimento del servizio inadeguato, in
una realtà in cui la presenza di neonati, bambini piccolissimi
dovrebbe spingere l'amministrazione comunale a effettuare un servizio
più che adeguato.
-
Questo mancato riconoscimento è proseguito nonostante apposite
ispezioni
dell'Ispettorato provinciale del Lavoro
abbiano accertato
che i lavoratori e le lavoratrici, oltre a svolgere le normali
attività di pulizia, svolgono in maniera continua e caratterizzante
anche attività di ausiliariato in senso stretto...
- L'importo stabilito nella gara
d'appalto dal Comune è rimasto uguale agli importi indicati nei
precedenti appalti, nonostante il raddoppio del servizio.
- Non si è proceduto a separare,
come previsto dalla legislazione sugli appalti, il costo del lavoro e
della sicurezza dall'importo complessivo, facendo ricadere anche
queste due voci di garanzia per i lavoratori nel ribasso offerto
dalla ditta.
Quanto questa mancata distinzione abbia
direttamente danneggiato le lavoratrici è evidente anche da una
situazione tuttora in corso. Infatti, problemi finanziari tra
l'amministrazione comunale e la precedente Ditta Thesis sono ricaduti
sulle lavoratrici, che si sono viste sottrarre il 23% della
retribuzione + Tfr (già misere) a loro spettante all'atto della
cessazione dell'appalto con la Thesis.
Tutto
questo ricade sulla responsabilità del Comune che dovrebbe tutelare
non solo le lavoratrici, ma l'infanzia...
Nessun commento:
Posta un commento