sono venuti tutti i quotidiani locali e studio cento questa mattina alla conferenza stampa indetta dai lavoratori cimiteriali della coop ancora, in larga parte iscritti allo slai cobas e i lavoratori hanno parlato di morti- 2 lavoratori morti di tumore negli ultimi al cimitero, malattie e rischio , di lavoro di 6 ore al giorno da 20-15 anni all'aperto, con tanta polvere sollevata e inchiottita, di un cimitero a due passi dai parchi minerali,
ora dicono basta e scendono in campo
chiedono subito interventi asl-arpa - chiedono visite mediche e misure per tutelare la salute- chiedono risarcimento e lo chiedono come lavoratori a dimostrazione che sono i lavoratori le prime vittime dell'inquinamento e se organizzaati da un sindacato come lo slai cobas sono loro chiedono lavoro e salute e non fanno la fine degli operai dell'ilva burattini di riva tramite i sindacati confederali, o vittime sacrificali del giustizialismo ambientalista che vuole togliergli il lavoro e il futuro
ma questa iniziativa dimostra che i sindacati non sono tutti uguali come strillano alcuni del comitato liberi e pensanti, ma c'è chi lotta da sempre contro padroni e stato dei padroni per difendere lavoro e salute e che invece che essere appoggiato viene attaccato e gli si vuole negare perfino le bandiere.. ma va...
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