lunedì 17 settembre 2012

OPERAIO ALL'ILVA USTIONATO


"All'Ilva un operaio di 20 anni della ditta d'appalto Semat, originario di Grottaglie, Roberto Santoro, nella tarda serata di ieri si è
rprocurato ustioni di secondo grado in diverse parti del corpo precipitando in una buca profonda circa un metro, contenente acqua di raffreddamento del coke.

L'operaio è caduto in un canale di scolo con acqua di raffreddamento della cokeria, a temperatura di 70-80 gradi.


Il lavoratore, secondo fonti sindacali, aveva finito il proprio turno di lavoro e stava rientrando negli spogliatoi con un mezzo proprio insieme ad alcuni colleghi quando ha fermato la marcia del mezzo, è sceso e ha scavalcato una recinzione.
Nel ritornare al mezzo è caduto in una buca. Poi è stato soccorso e trasportato all’ospedale Perrino di Brindisi. Non corre comunque pericolo di vita”.


Si può precipitare in una buca come se fosse una strada di campagna abbandonata?

Al di là del perchè l'operaio abbia scavalcato la recinzione, è possibile che i dirigenti sindacali, come il segretario della Cisl, appuntano l'attenzione su questo e non sul fatto che UN CANALE DOVE SCORRE ACQUA A 70/80 GRADI NON PUO' ESSERE SOLO RECINTATO, MA DEVE ESSERE COPERTO E DEVE ESSERE IMPEDITO MATERIALMENTE OGNI ACCESSO?!

Gli operai dicono che in questo periodo, in cui l'attenzione è verso l'ambiente, le condizioni di lavoro all'interno della fabbrica stanno peggiorando.
NON E' CHE CERCHIAMO DI AGGIUSTARE UNA COSA E INTANTO CI DIMENTICHIAMO DELLA SICUREZZA DEGLI OPERAI?

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