Ai lavoratori della Teleperfomance, il colosso dei call center con sede a Taranto, scade la cassa integrazione, e la messa in mobilità è attesa per la settimana prossima.
Lo scorso anno si era ottenuta la cassa integrazione per i dichiarati esuberi di circa 460 lavoratori,
la lotta scongiurò i licenziamenti ma si ottenne la cassa integrazione.
Adesso ci ritentano con esuberi dichiarati a quota 500, le donne sono la maggioranza delle occupate, a Taranto dove la disoccupazione è al 30% e le donne che lavorano non sono neanche una su due è inaccettabile che si perda un solo posto di lavoro.
Le donne considerate dai padroni l'ultima ruota del carro sono state sempre le piu penalizzate, la maternità aumenta il loro costo, e comunque si cerca di ricacciarle a casa per sopperire alla carenza dei servizi sociali.
Le lavoratrici della Teleperfomance quando dopo una lunga lotta ottennero la sicurezza di un posto di lavoro stabile decisero di avere figli.
La Teleperfomance, con le sue minacce di delocalizzare in Serbia ha ricattato i lavoratori, dopo aver ottenuto dallo stato sgravi, finanziamenti, e infine cassa integrazione hanno continuato a fare contratti a progetto i cosiddetti out bound, i sindacati e il governo hanno sempre fatto finta di niente .
Per le strade di Taranto campeggiano enormi cartelloni che invitano a presentarsi per colloqui di lavoro a termine. TUTTO CIO' E' VERGOGNOSO!
A Roma ci sarà a breve un sit in delle lavoratrici con l'obbiettivo di avere un confronto con il ministro Fornero, il 18 Ottobre ci sarà uno sciopero generale di categoria.
Noi lavoratrici non ci stiamo a essere ricacciate in famiglia, la lotta è generale e non ci fermeremo.
Taranto 23/09/2012
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