>Agli organi di stampa e alle emittenti radiotelevisive
>con preghiera di pubblicazione e diffusione
>
>
>Il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti ribadisce con forza la
contrarietà a qualsiasi iniziativa di blocco stradale o manifestazione di
protesta che possa essere strumentalizzata a favore dell'azienda Ilva.
>Di fronte alle notizie delle ultime ore, che hanno visto per l'ennesima volta
la magistratura bocciare un piano di presunto risanamento dello stabilimento
che in realtà non garantisce la salute né dei cittadini di Taranto né dei
lavoratori dell'Ilva, invitiamo i lavoratori a radunarsi domani, dalle 6, in
presidio-assemblea dinanzi alle portinerie A, D e IMPRESE.
>Il Comitato non aderisce allo sciopero indetto dai sindacati Uil e Cisl,
volto esclusivamente alla salvaguardia di uno stabilimento obsoleto e
inquinante per il cui risanamento non basteranno i 400 milioni promessi da
Ferrante, ma invita i lavoratori e i cittadini di Taranto a riunirsi e a
partecipare insieme alla costruzione di un nuovo futuro per questa città, un
modello di sviluppo ecocompatibile che non costringa più i cittadini a dover
scegliere tra diritto alla vita e diritto al lavoro.
>Énecessario respingere i ricatti ed impedire che si speculi ancora sulla
salute e sulla disperazione di migliaia di lavoratori che temono di perdere il
lavoro.Non dobbiamo più accettare accordi al ribasso che permettano la
prosecuzione di un crimine e chi lo ha commesso deve farsi carico della tutela
del reddito e della salute dei lavoratori, pagando tutto quello che c’è da
pagare per i danni prodotti. In questo disastro, i lavoratori dell’ILVA non
possono più permettere di essere usati per bloccare la città ed alimentare la
solita strategia del ricatto occupazionale, ma devono essere protagonisti del
cambiamento, per la difesa dei propri diritti.
>Ai cittadini di Taranto chiediamo di unirsi alle nostre assemblee dinanzi
alle portinerie, per far sentire, tutti uniti, la nostra voce e soprattutto per
ribadire che d'ora in poi nessuna decisione verrà presa sulla pelle di
centinaia di migliaia di tarantini, cittadini e lavoratori. D'ora in poi non
permetteremo più scelte politiche non condivise dalla popolazione, che non
contribuiscono al bene comune.
>
>Alle 10 il Comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti si riunirà nel
piazzale antistante la portineria A per una conferenza stampa. Gli operatori
dell'informazione sono invitati.
>
>
>Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti
>
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>
>con preghiera di pubblicazione e diffusione
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>Il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti ribadisce con forza la
contrarietà a qualsiasi iniziativa di blocco stradale o manifestazione di
protesta che possa essere strumentalizzata a favore dell'azienda Ilva.
>Di fronte alle notizie delle ultime ore, che hanno visto per l'ennesima volta
la magistratura bocciare un piano di presunto risanamento dello stabilimento
che in realtà non garantisce la salute né dei cittadini di Taranto né dei
lavoratori dell'Ilva, invitiamo i lavoratori a radunarsi domani, dalle 6, in
presidio-assemblea dinanzi alle portinerie A, D e IMPRESE.
>Il Comitato non aderisce allo sciopero indetto dai sindacati Uil e Cisl,
volto esclusivamente alla salvaguardia di uno stabilimento obsoleto e
inquinante per il cui risanamento non basteranno i 400 milioni promessi da
Ferrante, ma invita i lavoratori e i cittadini di Taranto a riunirsi e a
partecipare insieme alla costruzione di un nuovo futuro per questa città, un
modello di sviluppo ecocompatibile che non costringa più i cittadini a dover
scegliere tra diritto alla vita e diritto al lavoro.
>Énecessario respingere i ricatti ed impedire che si speculi ancora sulla
salute e sulla disperazione di migliaia di lavoratori che temono di perdere il
lavoro.Non dobbiamo più accettare accordi al ribasso che permettano la
prosecuzione di un crimine e chi lo ha commesso deve farsi carico della tutela
del reddito e della salute dei lavoratori, pagando tutto quello che c’è da
pagare per i danni prodotti. In questo disastro, i lavoratori dell’ILVA non
possono più permettere di essere usati per bloccare la città ed alimentare la
solita strategia del ricatto occupazionale, ma devono essere protagonisti del
cambiamento, per la difesa dei propri diritti.
>Ai cittadini di Taranto chiediamo di unirsi alle nostre assemblee dinanzi
alle portinerie, per far sentire, tutti uniti, la nostra voce e soprattutto per
ribadire che d'ora in poi nessuna decisione verrà presa sulla pelle di
centinaia di migliaia di tarantini, cittadini e lavoratori. D'ora in poi non
permetteremo più scelte politiche non condivise dalla popolazione, che non
contribuiscono al bene comune.
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>Alle 10 il Comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti si riunirà nel
piazzale antistante la portineria A per una conferenza stampa. Gli operatori
dell'informazione sono invitati.
>
>
>Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti
>
>
>
>
>Comunicato
>
>
>Il questo momento il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti sta
bloccando i mezzi Ilva in ingresso e uscita dallo stabilimento alla portineria
C (strada da Tamburi a Statte) e chiede solidarietà alla cittadinanza. "Gli
operai non devono bloccare la città ma devono bloccare l'azienda e la
produzione. Chi sta bloccando invece la statale Appia sono capi e impiegati
alle dipendenze di Riva mentre invece noi operai stiamo bloccando la portineria
C perché stanchi delle bugie e dei giochetti del padron Riva con i sindacati.
Oggi abbiamo convinto i lavoratori a rimuovere un blocco stadale. Adesso siamo
al Varco C e abbiamo già bloccato i camion in entrate e uscita. Chiediamo la
solidarietà della città. Rimerremo a oltranza. Venite ad aiutarci, siamo già
cinquecento".
>Ce lo comunicano per telefono Cataldo Ranieri e Massimo Battista del Comitato
Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti.
>
>Cataldo Ranieri - operaio Ilva (cell.3478605836)
>Massimo Battista - operaio Ilva (cell.3382567801)
>
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>Comunicato
>
>
>Il questo momento il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti sta
bloccando i mezzi Ilva in ingresso e uscita dallo stabilimento alla portineria
C (strada da Tamburi a Statte) e chiede solidarietà alla cittadinanza. "Gli
operai non devono bloccare la città ma devono bloccare l'azienda e la
produzione. Chi sta bloccando invece la statale Appia sono capi e impiegati
alle dipendenze di Riva mentre invece noi operai stiamo bloccando la portineria
C perché stanchi delle bugie e dei giochetti del padron Riva con i sindacati.
Oggi abbiamo convinto i lavoratori a rimuovere un blocco stadale. Adesso siamo
al Varco C e abbiamo già bloccato i camion in entrate e uscita. Chiediamo la
solidarietà della città. Rimerremo a oltranza. Venite ad aiutarci, siamo già
cinquecento".
>Ce lo comunicano per telefono Cataldo Ranieri e Massimo Battista del Comitato
Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti.
>
>Cataldo Ranieri - operaio Ilva (cell.3478605836)
>Massimo Battista - operaio Ilva (cell.3382567801)
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