lunedì 21 marzo 2016
Migranti - il Quotidiano riporta le dichiarazioni dello Slai cobas... Ma vorremmo che non ci mettesse in bocca cose non dette e che non pensiamo.
Si scrive, come se fossero nostre parole: "Siamo preoccupati per l'arrivo di nuovi migranti non tanto per il punto di accoglienza allestito nel porto di Taranto, quanto su certe norme indicate dal Ministero degli Interni..."
Fermo restando che noi non abbiamo nessunissimo problema che nuovi migranti arrivino, su questo non abbiamo assolutamente alcuna preoccupazione, noi siamo NETTAMENTE CONTRARI AL "PUNTO DI ACCOGLIENZA", ALL'HOTSPOT! perchè nuove norme repressive e nascita degli hotspot sono strettamente legate, perchè è in queste strutture che si vuole imporre anche con la forza, come dice Alfano, la registrazione dei migranti ed è sempre qui che dovranno andare in atto la selezione dei migranti e i provvedimenti di respingimento.
Si scrive, come se fossero nostre parole: "... la disperazione non ha ideologie, accogliere chiunque... è solo rispondere umanamente a una richiesta d'aiuto...".
Noi, invece, pensiamo che la disperazione ha eccome ideologie, da un lato c'è l'ideologia di solidarietà, unità di tutti i popoli, dall'altro c'è l'ideologia razzista e imperialista; dire che non ci sono "ideologie" è mettere tutti sulla stessa barca, chi ha il potere economico, politico e chi è oppresso e sfruttato da questo potere.
La solidarietà, l'accoglienza noi riteniamo siano un dovere del nostro paese da imporre con la lotta unitaria tra lavoratori, democratici, antirazzisti e migranti contro il nostro Stato e governo imperialista, corresponsabili della condizione di miseria, guerra, repressione di tante popolazioni; chi vuole fare la guerra in Libia, poi non può lamentarsi se la guerra "torna a casa".
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