DALL'INCONTRO TENUTO DALLO SLAI COBAS CON FUNZIONARIO DELLA TASK FORCE REGIONALE
Vi sarà una prima formazione di 40 ore
che svilupperà Ilva AS attraverso Fondo Impresa. Di queste 24 ore
sono individuali, indirizzati a capire il profilo del lavoratore.
Dopo vengono offerte 16 ore di “formazione tecnica” collettiva.
Queste 40 ore non saranno retribuite!
Poi vi saranno 210 ore di formazione
(un paio di mesi) per 5 ore al giorno, dal lunedì al venerdì,
gestite con fondi della Regione.
Queste verranno pagate 7 o 7,50 euro
all'ora.
La Regione paga a conto e a saldo agli
Enti, e così faranno gli Enti verso gli operai, salvo i pochi che
riescono ad anticipare.
Questa formazione sarà in linea con
l'analisi fatta dall'Ilva AS (funzionale a capire dove collocare i
lavoratori).
La formazione potrà interessare
20/25 Enti. Ogni Ente al massimo gestirà 10 corsi formativi.
La Regione non dà delle linee di
indirizzo per i corsi formativi, ma svolge solo un controllo.
Circa la finalizzazione al rientro
presso la ArcelorMittal o al lavoro di bonifiche, questa è
auspicabile ma - dice la Regione - “presupporrebbe una regia”.
I TEMPI
Entro gennaio un avviso; poi 60 gg per
approvare piani formativi; poi altri 60gg perchè i piani approvati
siano “caricati” sul sistema. In tutto 4/5 mesi.
Quindi, chi si è illuso che almeno con i corsi vi era una forma di integrazione al reddito, si deve rassegnare che al massimo questa integrazione durerà per due mesi.
Chi ha già fatto questo tipo di corsi - per esempio gli operai della Cementir - hanno detto che sono assolutamente inutili per una finalizzazione lavorativa (rientro in fabbrica), al massimo, se va bene, di forniscono conoscenze tecnico-scientifiche ad uso formazione personale...
1 200 lavoratori destinati da Ilva AS
alle bonifiche non rientreranno nei corsi di formazione. Quindi i
200/ max 300 lavoratori saranno sempre gli stessi, non vi è
rotazione.
Attualmente sono intorno ai 1700
lavoratori in cigs.
MA LA COSA DI MAGGIORE FREGATURA E' LA COSIDDETTA "INTEGRAZIONE ALL'INDENNITA' DI
CIGS" ATTRAVERSO LAVORI SOCIALMENTE UTILI.
Intanto, la Regione sta ancora valutando e cercando le
risorse, valutando anche di coinvolgere il governo.
I Lavori di "Pubblica Utilità" potranno durare due mesi, quindi
l'integrazione, di appena il 10% dell'indennità cigs, si prenderà... solo per quei due mesi!
In conclusione: 5 anni in cassintegrazione, con un reddito sempre più ridotto, massimo due mesi di formazione, e massimo altri due mesi di integrazione, per andare a "spalare fango" gratis per i Comuni, per una miseria di indennità...
E' UNA VERGOGNA!
E' UN'OFFESA ALLA DIGNITA' DI LAVORATORI CON 20/30 ANNI A VOLTE DI ESPERIENZA, QUALIFICAZIONE.
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