Nella relazione fatta dal coordinatore provinciale dello Slai cobas è stata ricostruita la vicenda sulla base dei verbali degli incontri del 20 settembre in Regione tra task force e Slai cobas; del 27 settembre in Regione tra tutte le parti in causa e con Slai cobas presente in remoto come uditori - con messa a disposizione a richiesta dei lavoratori della registrazione dell’intero incontro e verbale ufficiale dove lo Slai cobas si opponeva all’avvio della procedura di licenziamento e a toccare gli impianti; del verbale d’accordo del 4 ottobre fatto sempre in Regione, verbale che lo Slai cobas non sottoscrive.
Viene resa informazione sull’assemblea tenuta ai cancelli di Tessitura nella giornata di giovedì 6 ottobre dai sindacati confederali, in cui sono stati presenti poco più di 30 lavoratori - su 109 - nella quale tutti i lavoratori Slai cobas presenti si sono opposti all’accordo e hanno chiesto un referendum di tutti i lavoratori - I sindacati confederali non ne tengono conto e comunicano l’approvazione dei lavoratori all’accordo...!
Su questa base ieri lo Slai cobas decide di verificare anche legalmente l'impugnazione dell’accordo per tutelare i lavoratori dagli effetti gravi di un licenziamento automatico gi avviato come procedura e posposto a fine cassa integrazione - respingendo ogni impegno circa lo svuotamento della fabbrica, fino a quando non ci sarà una nuova proposta di apertura della fabbrica da parte di nuovo gruppo industriale con assorbimento di tutti i lavoratori o in subordine intervento diretto dello stato per assicurare continuità produttiva e salario ai lavoratori, Per sostenere questa rivendicazione viene chiesto per la prima settimana di novembre un nuovo incontro in Regione e, anche tramite Prefettura, un incontro al Mise in novembre.
Ritenendo che vada messa in discussione l’attuale rsu di fabbrica, lo Slai cobas decide di chiedere il rinnovo delle Rsu per gennaio 2023, onde cambiare la rappresentanza con presenza dello Slai cobas.
Infine sulla questione incentivo all’esodo, lo Slai cobas diffida i sindacati confederali a fare accordi senza il consenso verificato e certificato dei lavoratori e su cifre assolutamente inaccettabili come le attuali proposte dall’azienda 10.000 euro nette ‘in comode 4 rate'; e si dichiara disponibile a discutere un eventuale ‘risarcimento all’esodo ‘ corrispondente ad almeno 3 anni di lavoro, necessari per trovare altra occupazione o altra attività.
Lo Slai cobas invita tutti i lavoratori a rafforzare lo Slai cobas per rafforzare la lotta per il lavoro, il salario garantito, i diritti dei lavoratori.
Slai cobas Tessitura Taranto
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