Mentre Mittal non sta investendo nulla nell'ex Ilva, neanche per la manutenzione ordinaria, e meno che mai per una decarbonizzazione futura; mentre riceve in due decreti 2 miliardi, più 150 milioni tolti alle bonifiche dal precedente governo, soldi che andranno soprattutto a tamponare la sua "dichiarata" crisi di liquidità.
Mentre migliaia di operai sono in cassintegrazione e si vedono derubare anche delle ferie;
mentre gli operai dell'appalto non ricevono stipendi, rischiano licenziamenti, chiusura di aziende
Mittal, secondo il Rapporto Bnp Paripas, prevede di investire entro il 2030 per la decarbonizzazione dell’acciaio 6,3 miliardi di euro in vari paesim, ma non in Italia.
"Questi investimenti riguarderanno l’Europa, tra Belgio, Francia, Germania, Spagna e Canada, ma non riguarderanno l’Italia e l’ex Ilva, pur essendo il più grande impianto europeo. Per il Secolo XIX, tra gli interventi previsti ci sarà, in Belgio, la costruzione di un impianto per il preridotto di ferro, riducendo i minerali e il coke, mentre in Germania Mittal ha in programma degli interventi che prevedono anche l’utilizzo dell’idrogeno verde".
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