Corriere di Taranto
Chiedono da tempo la riassunzione 47 precari ex Sanitaservice che a Taranto sono stati impiegati nelle strutture ospedaliere Covid mentre l’emergenza sanitaria era nella fase più acuta. Il loro contratto è scaduto il 28 febbraio scorso e non è stato più prorogato.
Quest’oggi si è svolta dinanzi al Giudice del Lavoro la prima udienza del ricorso presentato dall’ufficio legale Usb che contesta la decisione di Sanitaservice di procedere allo svolgimento del concorso e alla chiamata di coloro che vi hanno partecipato, senza tenere in conto la presenza dei precari che, in base al d.lgs 81/2015, avrebbero dovuto essere messi in condizione, manifestandone la volontà, di esercitare un diritto di prelazione nelle assunzioni a tempo indeterminato.
“Il giudice ha invitato le parti a risolvere la vicenda in sede conciliativa stragiudiziale e ha sollecitato le parti ad individuare una soluzione che preveda l’assunzione a tempo indeterminato dei 47 operatori, rinunciando alle retribuzioni pregresse, oppure a trovare vie alternative in termini esclusivamente indennitari e risarcitori – afferma l’avvocato Mario Soggia, ufficio legale USB al termine dell’udienza -. La posizione dell’Usb permane la stessa a favore dell’assunzione con contratto a tempo indeterminato degli operatori che hanno prestato la loro attività durante l’emergenza Covid, ritenendo ingiusta una chiusura della vertenza con l’esclusivo indennizzo economico. La causa è stata rinviata al 15 dicembre al fine di dare il tempo alle parti per valutare la proposta conciliativa”.
“Considero il fatto di dover ricorrere al Giudice del Lavoro per risolvere in particolare questa vicenda, una sconfitta della politica che dovrebbe certamente riflettere – afferma Franco Rizzo, coordinatore provinciale USB Taranto -. Riflettere soprattutto sul fatto che, quando tutti eravamo chiusi in casa per paura e per necessità di difenderci dal contagio, questi lavoratori venivano definiti ‘Eroi’ nei telegiornali, eroi dei quali però la politica si è dimenticata in fretta. Mi sento di dire che questo produce la distanza dei cittadini, e nel caso specifico dei lavoratori, dalla politica e quindi si spiega facilmente il dato relativo all’affluenza alle urne nelle ultime elezioni. Noi, tornando alla vertenza, a questo punto ci aspettiamo la migliore soluzione, certi del grande lavoro che sta portando avanti il nostro legale Mario Soggia”.
Operatori che sono stati impiegati nelle strutture ospedaliere Covid quando l’emergenza sanitaria era nel pieno. Si tratta di lavoratori che, seppur di fronte ad un contratto a tempo determinato di soli tre mesi, non hanno rifiutato l’opportunità lavorativa, ma al contrario si sono adoperati per svolgere al meglio determinate mansioni, nonostante fossero consapevoli dell’alto rischio di contagio. Tra di loro peraltro anche soggetti fragili dal punto di vista sanitario. Il contratto è stato prorogato fino al 28 febbraio scorso, data dalla quale i 47 lavoratori sono fermi.
Durante l’udienza, si è tenuto un presidio dell’USB e dei lavoratori interessati, davanti all’ingresso del Tribunale.
Nessun commento:
Posta un commento