Ieri è stato il 28° anniversario della scomparsa a Potenza di Elisa Claps, uccisa da Danilo Restivo.
Su tutta la vicenda c'è stata nei giorni scorsi in televisione una fiction, che ha cercato di riportare i fatti reali.
Ciò che è stato però importante, e che ha risollevato nel senso giusto l'uccisione di Elisa, è stata la grossa mobilitazione di forte protesta di domenica 5 novembre contro la celebrazione della prima messa domenicale nella chiesa in cui furono rinvenuti i resti di Elisa Claps, il cui corpo era rimasto occultato nel sottotetto dell'edificio per 17 lunghi anni.
"Vergogna!", "Assassini!". hanno gridato centinaia di persone davanti alla chiesa della Trinità di Potenza.
A questa manifestazione è seguito sabato 11 il un grande corteo degli studenti con in testa uno striscione "tutti per Elisa"; è stata presente anche la madre coraggiosa, indomita di Elisa, che insieme al fratello Gildo, e l'altro fratello Luciano, non smettono mai di voler di battersi perchè tutta la verità venga fuori.
Questo assassinio, anche se il colpevole è in carcere, non può essere, infatti, considerato chiuso. Troppi depistaggi, troppe assurde mancanza di indagini, troppe coperture.
Perchè? L'articolo che pubblichiamo sotto forse da una risposta e non è difficile dare un nome al "grande vecchio"...
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