Lunedì 22 - in cui è indetto da varie realtà di sindacati di base uno sciopero nazionale per la Palestina, e a cui lo Slai cobas da la sua adesione e partecipa e/o organizza mobilitazione dove è presente e nelle forme possibili per i lavoratori - a Taranto:
- Fermata e assemblea degli operai del porto/appalto ex Ilva
- presidio alla Leonardo per parlare con gli operai e con delegati Fiom, a partire dall'appello dei lavoratori di Gaza e della Federazione Generale Palestinese di Sindacati, che denuncia l'azione delle imprese che traggono profitti dalla guerra - come appunto la Leonardo.
In questo appello rivolto: Ai lavoratori liberi ovunque nel mondo, Ai nostri compagni nei sindacati e nelle federazioni sindacali internazionali
scrivono: "...Ci rivolgiamo di nuovo a voi, non solo come vittime, ma come lavoratori della Palestina: parte integrante delle classi popolari e lavoratrici di questo mondo, in lotta per la giustizia, la liberazione e la dignità. E vi chiediamo di:
1. Spezzare il silenzio e la complicità, far sentire la vostra voce all’interno dei vostri sindacati e federazioni, e denunciare le politiche di fame, assedio e massacro a Gaza.
2. Fare pressione sui vostri governi affinché cessino gli accordi sulle armi e la cooperazione militare con l’occupazione, e impongano sanzioni al regime sionista coloniale di apartheid.
3. Boicottare le aziende che sostengono l’occupazione, e ritirare gli investimenti sindacali da qualsiasi impresa, istituzione o ente che finanzi o tragga profitto dalla guerra.
4. Organizzare giornate di rabbia e solidarietà globale nelle fabbriche e officine, nei porti e negli aeroporti, nelle strade e nelle piazze pubbliche, in sostegno della Palestina e del suo coraggioso popolo.
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