martedì 28 agosto 2018

Comunicato della Rete antirazzista: scendere in piazza venerdì 31 agosto - Lo Slai cobas sc fa appello a lavoratori, lavoratrici, operai,disoccupati ad esserci

“Il governo soffia sulla paura per non affrontare i problemi reali”

Nella vicenda della nave Diciotti non c’è soltanto il trattenimento illegale di 177 persone - vittime di violenze e abusi di ogni genere - da parte del governo italiano. C’è qualcosa di molto più pericoloso. Ci sono anzitutto un ministro e un partito che cercano di conquistare consensi soffiando sulla paura della gente. Si parla di “invasione”, mentre gli arrivi di migranti in Italia sono quasi completamente cessati per gli infami accordi fra il precedente governo e le bande criminali in Libia. Si dice di volere un intervento dell’Europa, ma poi si spalleggiano quei paesi – come l’Ungheria – che si oppongono a qualsiasi gestione condivisa del problema.
Per quel ministro e per il suo partito puntare il dito sui migranti è un modo per distrarre l’attenzione della gente dalle vere emergenze sociali: la precarietà, la disoccupazione, l’emigrazione di centinaia di migliaia di giovani. E’ la stessa strategia usata in passato contro i meridionali, additati come
parassiti del Nord mentre la Lega, al governo col centrodestra, distruggeva i diritti dei lavoratori, privatizzava e si appropriava di 49 milioni di Euro di fondi pubblici.
Uno schema che si ripropone con il “governo del cambiamento”, che sta facendo l’esatto contrario di quello che tanti elettori si aspettavano: ha legalizzato il lavoro nero con la reintroduzione dei voucher e si prepara a favorire ricchi ed evasori con la flat tax. Mentre su grandi questioni come Tav, Tap e Ilva c’è assoluta continuità con i predecessori, e di abolizione della legge Fornero non si parla più.
Un governo che fa l’interesse di pochi, e cerca di scaricare il malessere di tanti su un nemico immaginario: lo straniero, il povero, chi è troppo debole per potersi difendere. Una minaccia per la nostra democrazia.

Noi crediamo che si debba uscire da questa trappola. Come lavoratori e lavoratrici, cittadine e cittadini, pensiamo che le migrazioni possano essere gestite in maniera razionale e umanitaria; crediamo che l’Italia debba impegnarsi a favorire una soluzione europea, anche disobbedendo ad assurdi trattati come quello di Dublino, che obbligano i migranti a chiedere asilo nel primo paese di arrivo; riteniamo urgente un Piano che combatta le vere cause dell’insicurezza sociale, povertà e disoccupazione, con investimenti per creare lavoro, riqualificare le periferie, bonificare il territorio, garantire il diritto alla casa, alle cure sanitarie, all’istruzione, all’assistenza.

Per questi motivi invitiamo tutte e tutti a scendere in piazza venerdì 31 agosto. Ci troveremo alle 17:30 di fronte all’ingresso dell’Arsenale, in via Di Palma, per raggiungere piazza Garibaldi, dove chiederemo un incontro al Sindaco di Taranto per discutere delle gravi violazioni e vessazioni a cui sono sottoposti da anni i migranti trasportati nell’hotspot.

Facciamo appello ai sindaci e ai consigli comunali di tutta la provincia affinché promuovano consigli monotematici che abbiano a tema la difesa della democrazia. Siamo consapevoli che non potrà essere la solitaria azione della Magistratura a ripristinare l’ordine democratico, in quanto i reati commessi dai ministri devono avere l’autorizzazione del Parlamento per essere perseguiti. Auspichiamo che i parlamentari 5 Stelle che non accettano il gioco sporco di Salvini escano allo scoperto, ma non ci facciamo illusioni e continueremo a mobilitarci in nome dei diritti di tutti e delle libertà democratiche, contro ogni tentativo di innescare guerre fra poveri.
Rete antirazzista Taranto

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