Strage di braccianti nel Foggiano: “Dolore, solidarietà” dallo Slai Cobas di Taranto

Slai Cobas di Taranto: "Dolore, solidarietà, vicinanza. Questa è una strage annunciata"

Posted on agosto 05, 2018, 11:33 am

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa dello Slai Cobas di Taranto, che esprime dolore e solidarietà per la strage di braccianti migranti avvenuta ieri nel Foggiano, sulla strada provinciale 105 tra Ascoli Satriano e Castelluccio dei Sauri, a causa dell’impatto fra un tir ed un furgone, con a bordo otto extracomunitari che avevano finito di lavorare nei campi. A causa dell’impatto sono morte tre braccianti ed un quarto è deceduto in ospedale. I restanti quattro sono tutt’ora ricoverati in prognosi riservata.
E’ ormai da anni che i lavoratori braccianti immigrati che lavorano e vivono nel foggiano denunciano le condizioni bestiali in cui sono costretti a lavorare e a vivere, – si legge nella nota dello Slai Cobas -che denunciano lo sfruttamento dei padroni e padroncini delle campagne che li
costringono a lavorare a pochi euro al giorno e per tante, troppe ore. Sono che denunciano la rapina dei caporali sulla miseria di soldi che ricevono, i ricatti, le minacce.
Sono anni che denunciano le condizioni disumane in cui sono costretti a vivere nei campi; ma anche i vari tentativi di sgombero con la violenza, senza una prospettiva di alloggi che permettano loro di poter continuare a lavorare, o poter viaggiare senza il ricatto dei caporali.
Sono anni che protestano, lottano per contratti, documenti.
Sono anni che si organizzano, con l’aiuto solo di realtà solidali come, proprio nel foggiano, “Campagne in lotta”, ma sono anche anni che gli vengono sbattute le porte in faccia da Prefetti, Comuni, questure, che riservano loro invece che soluzioni, denunce, repressione, sgomberi, quando si ribellano.
Ora tutti denunciano. Ma questa è un’altra strage annunciata!
Lo Slai cobas per il sindacato di classe, i migranti autorganizzati di Taranto che sono stati nei mesi scorsi a Foggia a manifestare con i migranti, esprimono tutto il loro dolore e la solidarietà con i migranti, le famiglie dei migranti morti/uccisi, e il loro impegno a portare avanti con più determinazione la lotta“, conclude la nota.