giovedì 21 ottobre 2021

Acciaierie d'Italia - Tra manutenzioni/"rattoppi", operai messi in cig mentre continuano i licenziamenti... - Non servono incontri di "chiarimento" ma lotta

Da Corriere di Taranto

Acciaierie d’Italia ha comunicato che questa sera è ripartito l’altoforno AFO1, mentre per venerdì è prevista la ripartenza di AFO4.

E’ dato in ripartenza anche l’altoforno 2. Gli altiforni 1 e 2 erano stati fermati temporaneamente nella giornata di ieri per alcuni interventi di ripristino sulle tubazioni del gas. Resta invece ancora fermo il terzo altoforno dello stabilimento, il 4, per il quale sono ancora in corso delle verifiche tecniche.

Ancora ferma, infine, l’acciaieria 1, fermata alle 7 di questa mattina, come diretta conseguenza della inattività degli altiforni. Se questi ultimi non sono tutti in marcia, si ricorda, non lavorano le due acciaierie della fabbrica – che sono a valle degli altiforni per la conversione della ghisa in acciaio – ma solo una,  la 2. I sindacati hanno chiesto ieri mattina ad Acciaierie d’Italia un incontro di chiarimento che non è stato ancora fissato, concludono le stesse fonti.

La lesione del crogiolo che ha interessato Afo 4 circa un anno fa e che ha richiesto interventi mirati, si è ripresentata. Al tempo, ricorda USB Taranto, si avevano sospetti circa la possibilità che i lavori posti in essere fossero unicamente mirati a tamponare, e non a risolvere definitivamente il problema... “Una situazione a dir poco preoccupante se si pensa che Afo 2 è a fine campagna, quindi da fermare e Afo 1 va incontro alla stessa sorte, e che proprio Afo 4, in quanto più giovane, è quello che avrebbe dovuto garantire la continuità dell’attività. Inoltre anche le fermate di Afo 1 e Afo 2, per problemi tecnici sulle tubazioni di gas, sono determinate da mancati investimenti di manutenzione. Da sottolineare che ciò produce rischi rilevanti per la sicurezza dei dipendenti e della città, e genera un aumento dei lavoratori che, durante le fermate degli impianti, vengono messi in cassa integrazione.

Ancora, negli ultimi sette/dieci giorni sono saliti a dieci i licenziamenti di dipendenti sui quali si fa ricadere la responsabilità di danni agli impianti che sono, come dicevamo poc’anzi, conseguenza diretta della manutenzione che non viene fatta”...

Nessun commento:

Posta un commento