domenica 26 febbraio 2023

Denuncia della situazione Amiu. Ma i consiglieri che fanno?


Riportiamo questa nota da Antenna Sud su dichiarazioni di 2 consiglieri comunale sulla situazione disastrosa dell'Amiu.

MA IL PROBLEMA CHE QUESTI DUE SONO APPUNTO CONSIGLIERI COMUNALI.   

DA LORO CI ASPETTERMMO NON DOMANDE E DENUNCIA DELLO STATO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA, DELLA SPORCIZIA DELLA CITTA', MA RISPOSTE, INIZIATIVE.

Il perchè sta questa assurda e illegittima situazione lo dovrebbero indagare anche loro; cosi' come sullo stato dei bilanci dell'Amiu, che una volta sulla stampa vengono presentati come positivi, con utili e un mese dopo come disastrosi; chi controlla? I consiglieri che stanno a fare se non approfondiscono, studiano i bilanci, scoprono i perchè? 

Fanno una denuncia che è sotto gli occhi di tutti, che la può fare qualsiasi cittadino. Ma loro stanno li' per fare altro; altrimenti anche queste sono parole che non servono a niente se non a farsi pubblicita'.

Poi, a fronte di questa grave situazione denunciata, chiedono che questo presidente Mancarelli venga cacciato? NO. Chiedono al Sindaco di un Comune che è socio al 100% dell'Amiu di assumersi concretamente le sue responsabilita', di fare un piano concreto, verificabile, e non di stare quasi tutti i giorni nelle Tv locali a dire che va tutto bene a Taranto? NO.

Sono stati al fianco e sono al fianco dei lavoratori ex pasquinelli licenziati da ottobre e che ancora aspettano di riprendere il loro lavoro sull'impianto di selezione della raccolta differenziata, da più di 5 anni fermo (con soldi pubblici spesi per portare i rifiuti in altro impianto privato); lavoratori a cui Mancarelli, approggiato dal direttore del Comune, Pisano, ad inzio di dicembre giurò che avrebbero lavorato sull'impianto da gennaio? NO

Allora, questo si chiama demagogia da strapazzo.

E' necessario riprendere la lotta. Noi chiamiamo i lavoratori ex pasquinelli a unirsi, a passare a forme più incisive di lotta.

SLAI COBAS per il sindacato di classe


“Nella giornata di martedì nelle Commissioni Ecologia e Ambiente e Bilancio abbiamo chiesto al presidente di Kyma Ambiente, Giampiero Mancarelli, informazioni sulla stato di salute di tale partecipata del Comune di Taranto. Durante la riunione abbiamo richiesto notizie sulla sua esposizione debitoria nei confronti del personale, dei terzi e dei fornitori. Abbiamo sollecitato al Presidente il pagamento degli stipendi arretrati, ancora non corrisposti, verso tutto il personale interinale (agenzia Tempor) attualmente in forza che ha chiuso il contratto di lavoro giorno 30 Gennaio 2023”. Lo dichiarano, in una nota, i consiglieri comunali Massimo Battista Massimo (Una città per cambiare Taranto) e Luigi Abbate (Taranto senza Ilva).

”Inoltre abbiamo fatto presente che il servizio di raccolta differenziata a Taranto presenta tante, anzi troppe criticità, nonostante da circa 3 anni sia partito un nuovo servizio (vero fallimento di quest’Amministrazione!) – proseguono -. Il servizio di gestione dei rifiuti urbani deve essere svolto secondo criteri di efficienza, efficacia e trasparenza. La legge indica, come raccolta differenziata da raggiungere, il 65%, percentuale che i Comuni italiani avrebbero dovuto conseguire già nel 2012. La stragrande maggioranza dei rifiuti urbani prodotti a Taranto viene smaltita ancora come indifferenziata, il che significa che sarà destinata all’incenerimento o alla messa in discarica. Ne consegue che le percentuali delle frazioni, destinate a recupero e riciclo, sono ancora disastrose, nonostante gli annunci e i soldi spesi da parte di questa partecipata che, ricordiamolo, opera sotto la guida ed il controllo dell’amministrazione Melucci”.

”L’ultimo dato pubblicato riporta che la percentuale di raccolta differenziata nel 2022 è stata del 27,07% rispetto al già deludente 24,93% del 2021 – continuano Battista e Abbate -. Inoltre abbiamo voluto comprendere come mai sia stato sospeso il servizio di spazzamento meccanico che da circa 20 giorni non viene effettuato durante la giornata, così come previsto dal contratto di servizio tra il Comune di Taranto e Kyma Ambiente, siglato a Novembre 2020”.

”Inoltre – sottolineano i due consiglieri comunali -, non si capisce come mai la raccolta differenziata non sia partita in tutto il territorio tarantino, quando invece il sindaco Melucci, con una sua ordinanza datata aprile 2021, annunciava l’avvio della raccolta in tutti i quartieri del capoluogo tarantino. Purtroppo, come spesso accade, le risposte del Presidente sono state molto evasive: basta farsi un giro per la città e verificare lo stato di degrado in cui versa il nostro territorio, una città sporca e un servizio di raccolta differenziata fallimentare, nonostante i cittadini di Taranto paghino appunto un servizio molto costoso”.

”Risulta necessario un cambio di passo, ampliare le attività di raccolta e più in generale di decoro urbano, al fine di garantire il servizio previsto nel contratto: ciò per assicurare la vivibilità urbana. La situazione è catastrofica: concorsi per l’assunzione del personale bloccati per presunte irregolarità, raccolta differenziata fallimentare, pagamenti verso i dipendenti a contratto non corrisposti, pignoramenti e conteziosi verso terzi. Crediamo che l’Amministrazione Melucci dovrebbe iniziare a raccogliere quello che “dice” di aver seminato in questi 6 anni. Se questi sono i presupposti, la rinascita di Taranto rimarrà solo uno slogan di chi ostinatamente, molto probabilmente, non gira per la città”, concludono i consiglieri Massimo Battista e Luigi Abbate.

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