Grave decisione del Sindaco Melucci che vuole aumentare le tariffe degli Asili.
Gli unici che non aumentano sono i salari e le ore miserrime delle lavoratrici e lavoratori delle pulizie/ausiliariato
Il Comune vuole aumentare le tariffe degli asili, gia' pesanti per le famiglie (il primo scaglione tariffario è di ben 230 euro mensili). Una decisione assurda e inaccettabile a fronte di un carovita che pesa sulle famiglie dei bambini, di condizioni di lavoro spesso sempre più in crisi.
Il Sindaco Melucci nel rispondere alle proteste di alcuni consiglieri, smentisce ma in realta' ammette questa grave decisione: gli aumenti ci saranno eccome, ma poi... "grazie ai bonus Inps, gli aventi diritto potranno usufruire di risorse che, nel caso degli Isee più bassi, copriranno per intero i costi del servizio". Valea dire, le famiglie tutte intanto pagano gli aumenti, poi, se e quando avranno diritto (non tutte), potranno avere il bonus dall'Inps, bonus che, quindi, non è più neanche una misera boccata di ossigeno per i redditi delle famiglie, ma sarrebbe gia' "mangiato" dalle rette comunali.
Nessun aumento deve passare!
Ma è d'obbligo una considerazione. Negli asili gli unici aumenti che non vengono decisi sono quelli delle ore e del salario misero delle lavoratrici e lavoratori dell'ausiliariato e pulizie, che da anni stanno a 3 ore al giorno e con un salario di max 400 euro; lavoratrici che garantiscono quotidianamente col loro lavoro la gestione degli asili e soprattutto l'igiene e la salute dei bambini e che senza il loro lavoro gli asili chiuderebbero.
Una vergogna!
Per questo è in atto lo stato di agitazione di queste lavoratrici e lavoratori e sono in corso assemblee/presidi agli asili comunali organizzati dallo Slai cobas e Usb e si stanno formulando le rivendicazioni che poniamo alla Ditta Servizi Integrati e anche il Comune.
Le lavoratrici chiedono in particolare: aumento salariali, o nella forma di incremento della retribuzione oraria (ferma da anni a poco più di 7,50 euro lorde) o nella forma di indennita' annuale, rinnovabile; l'aumento di un'ora al giorno di lavoro (per passare almeno dalle 3 attuali alle 4), la mezzora di incremento gia' promessa dal Comune è troppo poco; la copertura lavorativa di dell'altro mese estivo; miglioramento di aspetti normativi, di sicurezza, di organizzazione del lavoro e dei rapporti con le rappresentanze sindacali.
Le lavoratrici e i lavoratori vogliono ora vedere i fatti. Nella giornata del 16 maggio vi sara' un incontro con la Ditta e chiedono al mattino anche un incontro con l'assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune.
In mancanza di risposte , si avviera' la proclamazione dello sciopero questa volta di due giornate.
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