L’Italia partecipa in forme dirette o indirette alla guerra in ucraina come parte dell’alleanza Nato/Usa e con numerose missioni, dall’indo pacifico, ai Balcani, al Mediterraneo, delle forze armate e Marina italiana.
La base principale di tali missioni è Taranto e lo Jonio che si appresta a diventare Comando Nato - insieme ad Amendola, Gioia del colle, Brindisi - con presenza passaggio armi nucleari, f35, ecc - f35 che possono muoversi con l’appoggio delle portaerei Garibaldi/Cavour - la cui base è Taranto.
A Taranto stazionano e stringono legami di affari ed economici Israele e Turchia - massacratori di palestinesi e curdi. La solidarietà a questi popoli non consiste nel parlare ogni tanto di Palestina/Kurdi Rojava e intanto non fare nulla nei confronti di Israele e Turchia le cui forze armate partecipano a Taranto a manovre. A Taranto la Marina occupa territori e spazi e si considera, grazie ad amministrazioni comunali compiacenti, Confindustria e stampa, tv locali, padrona, e ci trasforma in città sempre più militarizzata, cosi' come mette mani all’economia di guerra che ha nella Leonardo di Grottaglie la più grande industria multinazionale della guerra che fa alti profitti. E la lista potrebbe essere lunga...
Ma su tutto questo tranne noi nessuno dice nulla,
Per tutto questo è necessaria una manifestazione il 2 giugno quando anche a Taranto, in nome della festa della Repubblica, autorità civili e militari celebreranno la Repubblica all’insegna di militarismo, imperialismo, nazionalismo, con il peggior governo degli ultimi anni su questo.
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