martedì 23 maggio 2023

In Puglia il prossimo Vertice G7 del 2024... Li accoglieremo bene...!

Sul vertice in Giappone leggi sul blog proletari comunisti l'intero intervento per "ORE 12": 

https://proletaricomunisti.blogspot.com/2023/05/pc-23-maggio-il-g7-in-giappone-unaltra.html

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STRALCIO DALL'INTERVENTO SUL VERTICE G7 FATTO OPER "ORE 12" CONTROINFORMAZIONE ROSSOPERAIA:

 "...l'Italia ha portato a casa qualcos'altro: in un quadro generale di dove si tengono i vertici, il vertice prossimo si terrà in Italia. La Meloni e la sua stampa si sono affrettati a dichiarare che il prossimo vertice si terrà in Puglia.

Ecco, questa decisione ci fa molto piacere.

Vuol dire che sarà possibile in Puglia, dove siamo impegnati attivamente contro la trasformazione della Regione in 'Regione di guerra', con la sua città principale, rappresentata da Taranto e la fondamentale sua grande base navale e punta d’appoggio. La venuta del vertice del G7 del 2024 in Puglia diventa, quindi, una sfida, un'occasione per portare avanti la tenace lotta che conducono gruppi limitati di compagni ma che si poggia su un sentimento di pace e di opposizione che è diffuso nella nostra terra, che, come molto spesso settori cattolici ci segnalano, è la terra di Don Tonino Bello, un prete assai impegnato sul fronte della pace.

È chiaro che il governo Meloni vorrà fare del G7 del 2024 una nuova Taormina. E’ chiaro, invece, che un compito dei proletari, dei comunisti, dei rivoluzionari, degli anti imperialisti, degli oppositori alla guerra, è di farne una nuova Genova, certo con un esito differente del Genova; tenendo conto che se le masse esprimeranno la forza che hanno espresso nella grandiosa manifestazione di Genova, questo governo è ben deciso ad andare oltre la macelleria sociale che a Genova è andata in scena, nell'unico governo antesignano del governo Meloni, il primo governo Berlusconi-Fini.

Dal G7 le notizie per i popoli sono, pertanto, le peggiori possibili, però, si tratta di trasformare queste notizie in opportunità e sfide di chi vuole - è il caso di dirlo - lottare per “un altro mondo possibile”, un mondo che nasca dalla lotta contro la guerra imperialista e le sue conseguenze, un mondo che abbia l'obiettivo ambizioso di mettere fine all'orrore senza fine che con la guerra ci porta dentro la crisi generale dell'imperialismo, che è crisi economica, che è crisi ambientale, che è crisi culturale, che è crisi morale.

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