Gli studenti e le studentesse, riuniti in assemblea pubblica lunedì 18 Marzo, si mobilitano contro la repressione, il genocidio in Palestina e la riforma Valditara venerdì 22 Marzo alle 09:00 in Piazza Maria Immacolata.
I recenti episodi di Pisa, Firenze e Catania, dove gli studenti sono stati attaccati e manganellati dalla polizia per aver espresso il proprio dissenso nei confronti del genocidio in Palestina, sono inaccettabili. Non possiamo accettare un sistema che soffoca in questa maniera la libertà di espressione, noi studenti rivendichiamo il diritto a dire la nostra.
Il genocidio, infatti, sta avvenendo da quasi un secolo sotto gli occhi di tutti, ogni sessanta minuti 15 palestinesi muoiono ammazzati e vengono buttate 42 bombe su Gaza, dall’inizio del conflitto sono stati uccisi 12.276 bambini, bombardati 94 ospedali, il 78% degli istituti scolastici (386 scuole) e circa 360.000 case. Non possiamo rimanere fermi a guardare, inermi davanti a un dibattito pubblico squallido che non riconosce la potenza omicida Israeliana.
Nonostante ciò, il nostro governo si preoccupa più dell’imporre alle donne che vogliono abortire l’ascolto del battito del feto e della riforma Valditara, la quale prevede l’introduzione dei percorsi quadriennali per gli istituti tecnici e professionali, nei quali già la qualità dell’istruzione è nettamente più bassa rispetto ai licei. In più è previsto l’aumento del monte ore minimo di alternanza scuola-lavoro, la quale ha prodotto tre morti solo nel 2022 e a causa della quale, qualche giorno fa, il 2 marzo, uno studente ha perso il dito medio, tranciato da un tornio su cui stava lavorando. Solo nel 2022 sono state 17mila e 531 le denunce per infortuni di minorenni sul posto di lavoro. Come se non bastasse, l’alternanza verrà resa obbligatoria anche d’estate, con i “campus scuola-azienda”, gestiti da aziende pubbliche o private. Si tratta di un attacco feroce al diritto allo studio e alla formazione dei giovani, ai quali vengono tolti mesi di programma e aggiunte ore di lavoro non pagato, non protetto e obbligatorio, negli stessi luoghi in cui muoiono in media quasi tre lavoratori al giorno.
Per tutto questo venerdì 22 Marzo scenderemo in piazza Maria Immacolata alle ore 09:00.
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