domenica 24 marzo 2024

Presidio di sabato per la Palestina - 4 aprile riunione per organizzare nuove iniziative

Nel presidio/manifestazione per la Palestina di ieri sono stati portati dai compagni di proletari comunisti nuovi obiettivi importanti di denuncia e di nuove iniziative, sintetizzati dagli striscioni, con il lancio delle tre campagne Palestina/Intervento imperialista dell'Italia in Mar rosso/Contro il G7-guerra.  

Anche sabato si sono estense le adesioni al comitato #iostoconlapalestina e contatti, soprattutto di ragazze che vogliono impegnarsi nella solidarietà al popolo palestinese; così come di vari migranti che si fanno attivi e poi lasciano indirizzi.

Gli striscioni hanno poi "sanzionato" 2 importanti zone militari: la nuova Base navale e l'Arsenale militare contro la missione imperialista in Mar rosso dalla parte dei ribelli Houthi.

Tanti interventi al microfono - riportiamo. di seguito, quello dell'operaio ex Ilva Slai cobas - hanno portato una forte denuncia della terribile situazione della popolazione di Gaza, soprattutto negli ospedali, per le donne che non possono partorire, con testimonianze dirette di infermieri, medici, donne palestinesi; la necessità di legare la solidarietà alla Palestina all'elevamento della lotta contro il nostro imperialismo e il governo Meloni complice; la denuncia chiara e senza equivoci della natura dello Stato di Israele; l'annuncio delle nuove iniziative.

Al mattino affissione di striscioni: "La Puglia non è zona di guerra NO al G7 sulla nostra terra" che hanno lanciato la campagna autonoma sul G7 in città vecchia - zona più influenzabile da questa campagna. 

Su questo da un lato torneremo a manifestare davanti all'ammiragliato, come alla Base navale; insieme ad un intervento alla Leonardo di Grottaglie leader della produzione militare per le guerre imperialiste. 

La continuazione dell'azione su Palestina/Mar rosso è ora, non può "aspettare" la manifestazione del 25 aprile, come di fatto è emerso in una recente assemblea nella casa del popolo-ex casa occupata - cui avevamo partecipato - dove è prevalsa la posizione sulla scadenza 25 aprile, che sottintende che fino ad allora non si fa niente se non riunioni. 

Il 4 aprile alle ore 18 è convocata una riunione presso la sede Slai cobas per decidere e organizzare prossime iniziative.

Intervento operaio ex Ilva Slai cobas:

"I sionisti, i filosionisti ed i loro alleati sono abili a mistificare il significato dei termini, un po’ come quando i partiti borghesi dell’arco parlamentare parlano di libertà ma sotto intendono liberalismo. Sono due concetti totalmente differenti pur avendo la stessa radice semantica. Coloro i quali ci accusano di antisemitismo dovrebbero in realtà rivolgere a loro stessi queste accuse; il sionismo è un’ideologia razzista, malata, è l’ideologia della superiorità della razza tanto cara ai nazisti, e che noi ripudiamo. In realtà ad essere pienamente antisemiti sono i sionisti israeliani. Non è un segreto per nessuno che il popolo israeliano sia composto in larga parte da gente di origine europea divenuti, in taluni casi, sporchi coloni. Questi nulla hanno a che vedere con i semiti di cui si fregiano di appartenere, cosa che invece è insito nel popolo palestinese, gente che vive da sempre in quelle terre, sono loro infatti i veri discendenti dei patriarchi biblici, dunque sono loro ad essere in realtà i veri semiti, ne consegue dunque che chiunque li massacri, come sta avvenendo ormai da più di cinque mesi nella Striscia di Gaza, e li torturi come accade in Cisgiordania, sia il vero antisemita. Non accettiamo accuse di alcun genere, meno che meno da chi sistematicamente procede all’eliminazione di un’intera nazione, né da chi ne è complice come il nostro governo che è erede del fascismo, loro sono già condannati dalla Storia".

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