martedì 4 luglio 2017

Pubblichiamo il Verbale della riunione indetta dalla Task Force regionale, su richiesta dello Slai cobas sc, sulla situazione dei lavoratori ex L'Ancora - Ci riserviamo proposte di modifiche e commento


Regione Puglia

Comitato Monitoraggio Sistema Economico Produttivo ed Aree di Crisi



Verbale di riunione Vertenza ex Lavoratori ANCORA SERVICE del 28/06/2017


Presso la sede dell’Assessorato al Lavoro della Regione Puglia sita in Bari alla via Corigliano n.1, su convocazione del Presidente della Task Force per l’Occupazione della Regione Puglia, dott. Pantaleone Caroli, sono intervenuti (come da allegato foglio firme):

  • Per la Task Force: i componenti Stefano Basile e Gianni Stasi;
  • Il Dirigente ed il Funzionario dell’Area di Crisi Industriale della Regione Puglia, rispettivamente Dott.ssa Elisabetta Biancolillo e dott. Francesco Maiellaro;
  • Per le Organizzazioni Sindacali:

  • SLAI COBAS Taranto: Margherita Calderazzi, Palatrasio Ernesto
    FPL UIL Taranto: Francesco Brunetti;
  • UGL CHIMICI Taranto: Alessandro Calabrese;
  • FIADEL Regionale: Vincenzo Zaccaria;
  • COBAS DEL LAVORO PRIVATO Taranto: Salvatore Stasi;

Introduce la riunione il dott. Basile della Task Force, il quale comunica ai presenti che l’incontro è il frutto di un’attenta sollecitazione effettuata a più riprese dalle Organizzazioni sindacali ed afferente le attuali condizioni occupazionali degli ex lavoratori della cooperativa l'Ancora Service, che erogava diversi servizi (anche essenziali) nei confronti delle società partecipate del Comune di Taranto, coinvolgendo negli stessi oltre 100 lavoratori. Tali lavoratori hanno subito la crisi della società cooperativa per effetto di due circostanze tra loro interconnesse: la liquidazione coatta amministrativa della cooperativa, in conseguenza di una ispezione ministeriale sulla stessa, nonché la “compressione” economica dei servizi erogati nei confronti del Comune di Taranto e delle sue partecipate A.M.A.T. S.p.A. e A.M.I.U. S.p.A. Gran parte di lavoratori dell’Ancora Service sono stati trasferiti giuridicamente nella società cooperativa KRATOS, che è subentrata nella gestione della maggioranza dei servizi in precedenza erogati dall’Ancora Service, avendo probabilmente maturato dei diritti soggettivi in rispondenza ai diversi anni di servizio accumulati durante il rapporto di lavoro connesso all’erogazione di appalti pubblici. Alcuni di tali lavoratori, specificamente 23 unità, operano per un appalto con la società ex municipale di igiene urbana, A.M.I.U. S.p.A., che ha pubblicato una gara i cui termini di pubblicazione sono scaduti il 20/06, nella quale sono stati indicati i nominativi delle 23 unità di cui sopra, senza espressa indicazione di “clausola sociale” per gli stessi. L'incontro è pertanto finalizzato a 2 obbiettivi: 1) effettuare una verifica sulla sussistenza della clausola di salvaguardia per i 23 lavoratori il cui elenco è stato allegato alla Gara A.M.I.U S.p.A; 2) effettuare una ricognizione complessiva della condizione di tutti gli ex lavoratori dell’Ancora Service, al fine di facilitare gli incontri tra le OO.SS. ed i competenti Uffici del Comune di Taranto e delle sue partecipate A.M.A.T. S.p.A. e A.M.I.U. S.p.A., in un ottica di concertazione finalizzata alla risoluzione delle crisi già conclamate nonché della previsione di quelle emergenti ma non ancora contingenti, di concerto con gli altri organi territoriali già coinvolti nella vertenza (Prefettura di Taranto). In merito all’assenza del Comune e delle sue partecipate all’odierno incontro, la Task Force comunica che la stessa è esclusivamente da leggersi in relazione al recentissimo cambio di amministrazione per il Comune di Taranto, il quale non ha ancora visto l’insediamento del nuovo sindaco e del consiglio. Con riferimento invece alle assenze del commissario liquidatore del l'Ancora service e della Kratos, entrambi i legali rappresentanti, hanno giustificato formalmente la loro assenza formalmente. Per quanto sopra espresso, la Task Force propone al tavolo vertenziale di separare la discussione sui due obbiettivi sopra richiamati, al fine di rendere un verbale quanto più chiarificatorio delle problematica afferenti la vertenza in oggetto

In merito alla questione della “clausola di salvaguardia” per le 23 unità assunte a Tempo Indeterminato dalla società KRATOS, tutte le OO.SS. presenti, unanimemente, ritengono superato il problema della mancata indicazione espressa della stessa, in quanto comunque è allegato, alla Gara pubblicata, l’elenco dettagliato di tutti e ventitre i lavoratori. Le OO.SS. pertanto, unanimemente, richiedono alla Task Force di comunicare la loro espressa valutazione sul punto al Comune di Taranto ed all’A.M.I.U. S.p.A., al fine di consentire alla stessa stazione appaltante di definire con chi si aggiudicherà la gara le modalità di inserimento del personale di cui alla presente questione, prima che possa insorgere qualche “problema” rispetto alla tutela giuridica dei lavoratori (le OO.SS. comunicano infatti che la società KRATOS, di cui tali lavoratori sono attualmente subordinati a tempo indeterminato, non ha partecipato alla gara e pertanto non potrà garantire, su questo servizio, alcuna continuità lavorativa). Rispetto al futuro dei ventitre lavoratori coinvolti da tale vicenda, indipendentemente dalla clausola di salvaguardia che afferisce un servizio che sarà attivo per un periodo limitato di tempo, le OO.SS. rappresentano che le 23 unità espletano la loro attività presso l’impianto di smaltimento rifiuti denominato “PASQUINELLI”, il quale sarà oggetto di ristrutturazione, a spese dell’A.M.I.U. S.p.A., il che dovrà necessariamente comportare un suo “fermo”. Inoltre, in seguito alla ristrutturazione dell’impianto, l’A.M.I.U. S.p.A. ha già dichiarato che il numero complessivo delle unità lavoro necessarie per il servizio sullo stesso impianto, si ridurrà da 23 a 14 unità e pertanto vi saranno 9 esuberi. Le OO.SS. ritengono necessario affrontare sia il problema del “fermo impianto”, che quello del probabile esubero già dichiarato di 9 unità. Su tale specifico punto gli interventi delle singole OO.SS. sono i seguenti:


SLAI COBAS – Calderazzi Margherita

Ritiene che sia doverosa una internalizzazione immediata delle 23 unità lavoro direttamente nella società partecipata A.M.I.U. S.p.A., avendo i lavoratori maturato un diritto in tal senso ed essendo tale soluzione la più economica anche per il Comune di Taranto, in quanto non sarebbe più necessario predisporre gare che, oltre al costo incomprimibile del lavoro, individuino componenti economiche accessorie per la remunerazione dell’attività di impresa. Il problema dell’esubero non ci sarebbe se, indipendentemente dalla ristrutturazione funzionale dell’impianto “PASQUINELLI”, il Comune e la società di nettezza urbana provvedessero a far partire, anche nelle zone di Taranto centro, Tamburi e Paolo VI°, le programmate attività di raccolta differenziata dei rifiuti, che avrebbe l'effetto dell'assorbimento di tutte le unità in presunto esubero. Non si ritiene favorevole ad accettare sindacalmente alcuna ipotesi di sospensione di rapporto durante il rifacimento dell’impianto, né tantomeno alcuna rinuncia da parte dei lavoratori in termini di turnazione lavorativa e/o diritti economici in BP;

UGL CHIMICI – Calabrese Alessandro

Rispetto all’inesistenza degli esuberi presunti, ci si rifà a quanto già dichiarato nel verbale prefettizio del 03/04/2017. Il problema delle società partecipate del Comune è che, come già più volte segnalato, le stesse pubblicano Gare con una base economica non sufficiente a coprire tutti costi del servizio da erogare e pertanto gli affidamenti si dimostrano poi sotto costo, con tutte le conseguenze del caso per lavoratori ed imprese coinvolte. Si ritiene che la programmazione del layout del nuovo impianto “PASQUINELLI” sia non conforme alle reali esigenze di lavoro su tale impianto, in quanto Il comune non ha considerato i reali fabbisogni di personale, anche con riferimento alle attività di guardiania dell’impianto. Rispetto alla gestione dell’impianto “PASQUINELLI” la stessa avviene tutt’oggi in modalità antieconomica: spesso nello stesso vengono conferiti rifiuti di amianto e l’impianto deve essere “fermato”, con intervento di una ditta esterna all’appalto che si occupa della sua rimozione. Quanto sopra determina che il costo complessivo dell’appalto sia di gran lunga superiore a quanto dovrebbe, poiché ogni intervento (che viene effettuato da una ditta diversa dalla KRATOS) ha un ulteriore costo; in quest’ottica sarebbe stato notevolmente più economico formare gli stessi 23 lavoratori anche per gli interventi di bonifica, con evidenti risparmi di spesa. Anche la UGL denuncia la necessità di far partire la raccolta differenziata e dichiara l’importanza di organizzare percorsi di formazione del personale da impiegare nella stessa.


COBAS DEL LAVORO PRIVATO – Stasi Salvatore

C'è una fase transitoria che riguarda il fermo dell’impianto per manutenzione, nella quale diviene necessario prorogare le attività e creare delle misure di sostegno al reddito per i lavoratori. Contestualmente alla sospensione dell'impianto i lavoratori devono essere avviati a percorsi formativi di qualificazione professionale per la loro ricollocazione.

Tutte le OO.SS. richiedono pertanto alla Task Force di organizzare un incontro urgente con i nuovi rappresentanti del Comune di Taranto e delle sue partecipate A.M.A.T. e A.M.I.U. S.p.A. al fine di condividerne tutte le problematiche afferenti l’impianto “PASQUINELLI” e facilitare una possibile risoluzione.



Dopo tali interventi si passa alla ricognizione di tutti gli ex lavoratori dell’ANCORA SERVICE, la cui situazione complessiva è riepilogata nell’allegato prospetto (acquisito tramite i COBAS DEL LAVORO PRIVATO ad inizio lavori), per cui oltre i 23 di cui sopra vi sono altri 73 lavoratori rivenienti dall’ANCORA Service che hanno un contratto a massimo 8 mesi, ovvero non hanno alcun contratto. Tra le sicure urgenze vi sono le 29 unità impregnate nelle attività di sanificazione dei pulman per il trasporto urbano, per i quali tutte le OO.SS. intendono esprimere valutazioni: 
 

COBAS DEL LAVORO PRIVATO – Stasi Salvatore

Vi sono  29 lavoratori di cui il 90% hanno avuto per oltre dieci anni un contratto a 30h settimanali. L’attività svolta era pulizia e sanificazione dei bus e degli uffici dell’A.M.A.T. S.p.A. L'amministratore dell’A.M.A.T. S.p.A. nel 2011 predispose un appalto a 24 mila ore da erogare rispetto alle 43 mila che tali lavoratori avevano sempre erogato nei cinque anni precedenti, ma tale gara non riesce ad essere mai espletata in quanto le azioni sindacali ne impediscono l’aggiudicazione, non essendovi neppure convenienza da parte di chi se l’aggiudicava. Nelle more della mancata aggiudicazione il servizio veniva affidato in proroga e d’urgenza alla cooperativa l’ANCORA Service, che contrattualizzava i lavoratori a 30 ore settimanali. Nel corso del 2016 la cooperativa viene messa in liquidazione coatta e alla nuova gara per tali servizi partecipa una ditta di Catania, che dopo l’aggiudicazione rinuncia al contratto ed avvia contestualmente un’azione legale risarcitoria nei confronti della stazione appaltante. Da questo momento (dal 3 maggio 2017), avviene il passaggio dei lavoratori in somministrazione con la società ADECCO, che contrattualizza a 16 ore settimanali con perdita per gli stessi di tutti i diritti acquisiti in oltre dieci anni di lavoro. Il problema anche in questo caso appare di miopia da parte della partecipata del Comune di Taranto, in quanto i servizi pubblici essenziali di cui si tratta (sanificazione mezzi trasporto urbano) non possono oggettivamente essere svolti in 24.000 ore e pertanto l'appalto va annullato e Ripubblicato in maniera corretta.


UIL FPL – Franco Brunetti

Oltre al fatto che l’utilizzo distorto del lavoro somministrato rischia di far perdere tutti i diritti legittimamente acquisiti dai lavoratori in oltre dieci anni di appalti, c’è il “legittimo sospetto” che il Comune, tramite la sua partecipata, acquisendo servizi ad un valore sensibilmente inferiore alla media di mercato (attraverso un uso ridotto dei lavoratori coinvolti), stia producendo un “indebito arricchimento”. Pertanto è urgente ed indifferibile notiziare tutti i preposti organi dell’illegittimo utilizzo dello strumento della somministrazione lavoro.


SLAI COBAS – Balestra Francesco

E' assolutamente possibile recuperare i 29 lavoratori dell’appalto A.M.A.T. S.p.A. tramite un affidamento diretto temporaneo con la Kratos, che non ha partecipato alla gara in quanto evidentemente la stessa era antieconomica (come i fatti dimostrano). D'altronde la situazione di assoluta emergenzialità, legata alla erogazione non efficiente di un servizio “pubblico essenziale” quale quello di igienizzazione e sanificazione dei pulman di città, consente l’immediata eliminazione di problemi connessi ai “limiti orari” di gara; in altre parole è possibile, da subito, riportare l’appalto alle 43.000 ore. In quest’ottica sono numerose le lamentele e le denuncie dei cittadini afferenti il peggioramento del servizio di pulizia sugli autobus.



Dopo aver acquisito tutte le informazioni generali di cui sopra, le OO.SS. unanimemente dichiarano che è urgente incontrare la nuova amministrazione comunale di Taranto, di concerto con gli organi amministrativi delle società partecipate interessate dalle discussioni dell’odierno tavolo, al fine di risolvere le problematiche emerse e soprattutto individuare delle modalità operative di gestione e pubblicazione delle gare che tengano conto sia dell’efficienza nell’erogazione dei servizi che dei legittimi diritti acquisiti dai lavoratori in tanti anni di lavoro. Le stesse inoltre richiedono che Regione Puglia si faccia carico degli interventi di qualificazione del personale, consentendo allo stesso di avere i requisiti richiesti dalle gare in corso di pubblicazione. Infine le OO.SS, richiedono alla Regione Puglia di verificare l’esistenza di qualsiasi forma di sostegno al reddito che possa interessare i lavoratori durante i periodi di “fermo impianto” ovvero di riqualificazione.



La Task Force prende atto delle perplessità e delle osservazioni formulate dagli intervenuti e si impegna a girarle tempestivamente ai competenti uffici del Comune di Taranto, delle società partecipate, A.M.A.T. e A.M.I.U. S.p.A., nonché della Prefettura di Taranto, proponendo in tal senso un’incontro finalizzato alla definizione di tutte le problematiche emerse, in un’ottica di concertazione territoriale inter-istituzionale.

LCS.

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