Regione Puglia |
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Comitato Monitoraggio Sistema Economico Produttivo ed Aree di Crisi |
Verbale
di riunione Vertenza ex Lavoratori ANCORA SERVICE del 28/06/2017
Presso
la sede dell’Assessorato al Lavoro della Regione Puglia sita in
Bari alla via Corigliano n.1, su convocazione del Presidente della
Task Force per l’Occupazione della Regione Puglia, dott. Pantaleone
Caroli, sono intervenuti (come da allegato foglio firme):
- Per la Task Force: i componenti Stefano Basile e Gianni Stasi;
- Il Dirigente ed il Funzionario dell’Area di Crisi Industriale della Regione Puglia, rispettivamente Dott.ssa Elisabetta Biancolillo e dott. Francesco Maiellaro;
- Per le Organizzazioni Sindacali:
- SLAI COBAS Taranto: Margherita Calderazzi, Palatrasio ErnestoFPL UIL Taranto: Francesco Brunetti;
- UGL CHIMICI Taranto: Alessandro Calabrese;
- FIADEL Regionale: Vincenzo Zaccaria;
- COBAS DEL LAVORO PRIVATO Taranto: Salvatore Stasi;
Introduce
la riunione il dott. Basile della Task Force, il quale comunica ai
presenti che l’incontro è il frutto di un’attenta sollecitazione
effettuata a più riprese dalle Organizzazioni sindacali ed afferente
le attuali condizioni occupazionali degli ex lavoratori della
cooperativa l'Ancora Service, che erogava diversi servizi (anche
essenziali) nei confronti delle società partecipate del Comune di
Taranto, coinvolgendo negli stessi oltre 100 lavoratori. Tali
lavoratori hanno subito la crisi della società cooperativa per
effetto di due circostanze tra loro interconnesse: la liquidazione
coatta amministrativa della cooperativa, in conseguenza di una
ispezione ministeriale sulla stessa, nonché la “compressione”
economica dei servizi erogati nei confronti del Comune di Taranto e
delle sue partecipate A.M.A.T. S.p.A. e A.M.I.U. S.p.A. Gran parte di
lavoratori dell’Ancora Service sono stati trasferiti giuridicamente
nella società cooperativa KRATOS, che è subentrata nella gestione
della maggioranza dei servizi in precedenza erogati dall’Ancora
Service, avendo probabilmente maturato dei diritti soggettivi in
rispondenza ai diversi anni di servizio accumulati durante il
rapporto di lavoro connesso all’erogazione di appalti pubblici.
Alcuni di tali lavoratori, specificamente 23 unità, operano per un
appalto con la società ex municipale di igiene urbana, A.M.I.U.
S.p.A., che ha pubblicato una gara i cui termini di pubblicazione
sono scaduti il 20/06, nella quale sono stati indicati i nominativi
delle 23 unità di cui sopra, senza espressa indicazione di “clausola
sociale” per gli stessi. L'incontro è pertanto finalizzato a 2
obbiettivi: 1)
effettuare una verifica sulla sussistenza della clausola di
salvaguardia per i 23 lavoratori il cui elenco è stato allegato alla
Gara A.M.I.U S.p.A; 2)
effettuare una ricognizione complessiva della condizione di tutti gli
ex lavoratori dell’Ancora Service, al fine di facilitare gli
incontri tra le OO.SS. ed i competenti Uffici del Comune di Taranto e
delle sue partecipate A.M.A.T. S.p.A. e A.M.I.U. S.p.A., in un ottica
di concertazione finalizzata alla risoluzione delle crisi già
conclamate nonché della previsione di quelle emergenti ma non ancora
contingenti, di concerto con gli altri organi territoriali già
coinvolti nella vertenza (Prefettura di Taranto). In merito
all’assenza del Comune e delle sue partecipate all’odierno
incontro, la Task Force comunica che la stessa è esclusivamente da
leggersi in relazione al recentissimo cambio di amministrazione per
il Comune di Taranto, il quale non ha ancora visto l’insediamento
del nuovo sindaco e del consiglio. Con riferimento invece alle
assenze del commissario liquidatore del l'Ancora service e della
Kratos, entrambi i legali rappresentanti, hanno giustificato
formalmente la loro assenza formalmente. Per quanto sopra espresso,
la Task Force propone al tavolo vertenziale di separare la
discussione sui due obbiettivi sopra richiamati, al fine di rendere
un verbale quanto più chiarificatorio delle problematica afferenti
la vertenza in oggetto
In
merito alla questione della “clausola di salvaguardia” per le 23
unità assunte a Tempo Indeterminato dalla società KRATOS, tutte le
OO.SS. presenti, unanimemente, ritengono superato il problema della
mancata indicazione espressa della stessa, in quanto comunque è
allegato, alla Gara pubblicata, l’elenco dettagliato di tutti e
ventitre i lavoratori. Le OO.SS. pertanto, unanimemente, richiedono
alla Task Force di comunicare la loro espressa valutazione sul punto
al Comune di Taranto ed all’A.M.I.U. S.p.A., al fine di consentire
alla stessa stazione appaltante di definire con chi si aggiudicherà
la gara le modalità di inserimento del personale di cui alla
presente questione, prima che possa insorgere qualche “problema”
rispetto alla tutela giuridica dei lavoratori (le OO.SS. comunicano
infatti che la società KRATOS, di cui tali lavoratori sono
attualmente subordinati a tempo indeterminato, non ha partecipato
alla gara e pertanto non potrà garantire, su questo servizio, alcuna
continuità lavorativa). Rispetto al futuro dei ventitre lavoratori
coinvolti da tale vicenda, indipendentemente dalla clausola di
salvaguardia che afferisce un servizio che sarà attivo per un
periodo limitato di tempo, le OO.SS. rappresentano che le 23 unità
espletano la loro attività presso l’impianto di smaltimento
rifiuti denominato “PASQUINELLI”, il quale sarà oggetto di
ristrutturazione, a spese dell’A.M.I.U. S.p.A., il che dovrà
necessariamente comportare un suo “fermo”. Inoltre, in seguito
alla ristrutturazione dell’impianto, l’A.M.I.U. S.p.A. ha già
dichiarato che il numero complessivo delle unità lavoro necessarie
per il servizio sullo stesso impianto, si ridurrà da 23 a 14 unità
e pertanto vi saranno 9 esuberi. Le OO.SS. ritengono necessario
affrontare sia il problema del “fermo impianto”, che quello del
probabile esubero già dichiarato di 9 unità. Su tale specifico
punto gli interventi delle singole OO.SS. sono i seguenti:
SLAI
COBAS – Calderazzi Margherita
Ritiene
che sia doverosa una internalizzazione immediata delle 23 unità
lavoro direttamente nella società partecipata A.M.I.U. S.p.A.,
avendo i lavoratori maturato un diritto in tal senso ed essendo tale
soluzione la più economica anche per il Comune di Taranto, in quanto
non sarebbe più necessario predisporre gare che, oltre al costo
incomprimibile del lavoro, individuino componenti economiche
accessorie per la remunerazione dell’attività di impresa. Il
problema dell’esubero non ci sarebbe se, indipendentemente dalla
ristrutturazione funzionale dell’impianto “PASQUINELLI”, il
Comune e la società di nettezza urbana provvedessero a far partire,
anche nelle zone di Taranto centro, Tamburi e Paolo VI°, le
programmate attività di raccolta differenziata dei rifiuti, che
avrebbe l'effetto dell'assorbimento di tutte le unità in presunto
esubero. Non si ritiene favorevole ad accettare sindacalmente alcuna
ipotesi di sospensione di rapporto durante il rifacimento
dell’impianto, né tantomeno alcuna rinuncia da parte dei
lavoratori in termini di turnazione lavorativa e/o diritti economici
in BP;
UGL
CHIMICI – Calabrese Alessandro
Rispetto
all’inesistenza degli esuberi presunti, ci si rifà a quanto già
dichiarato nel verbale prefettizio del 03/04/2017. Il problema delle
società partecipate del Comune è che, come già più volte
segnalato, le stesse pubblicano Gare con una base economica non
sufficiente a coprire tutti costi del servizio da erogare e pertanto
gli affidamenti si dimostrano poi sotto costo, con tutte le
conseguenze del caso per lavoratori ed imprese coinvolte. Si ritiene
che la programmazione del layout
del nuovo impianto “PASQUINELLI” sia non conforme alle reali
esigenze di lavoro su tale impianto, in quanto Il comune non ha
considerato i reali fabbisogni di personale, anche con riferimento
alle attività di guardiania dell’impianto. Rispetto alla gestione
dell’impianto “PASQUINELLI” la stessa avviene tutt’oggi in
modalità antieconomica: spesso nello stesso vengono conferiti
rifiuti di amianto e l’impianto deve essere “fermato”, con
intervento di una ditta esterna all’appalto che si occupa della sua
rimozione. Quanto sopra determina che il costo complessivo
dell’appalto sia di gran lunga superiore a quanto dovrebbe, poiché
ogni intervento (che viene effettuato da una ditta diversa dalla
KRATOS) ha un ulteriore costo; in quest’ottica sarebbe stato
notevolmente più economico formare gli stessi 23 lavoratori anche
per gli interventi di bonifica, con evidenti risparmi di spesa. Anche
la UGL denuncia la necessità di far partire la raccolta
differenziata e dichiara l’importanza di organizzare percorsi di
formazione del personale da impiegare nella stessa.
COBAS
DEL LAVORO PRIVATO – Stasi Salvatore
C'è
una fase transitoria che riguarda il fermo dell’impianto per
manutenzione, nella quale diviene necessario prorogare le attività e
creare delle misure di sostegno al reddito per i lavoratori.
Contestualmente alla sospensione dell'impianto i lavoratori devono
essere avviati a percorsi formativi di qualificazione professionale
per la loro ricollocazione.
Tutte
le OO.SS. richiedono pertanto alla Task Force di organizzare un
incontro urgente con i nuovi rappresentanti del Comune di Taranto e
delle sue partecipate A.M.A.T. e A.M.I.U. S.p.A. al fine di
condividerne tutte le problematiche afferenti l’impianto
“PASQUINELLI” e facilitare una possibile risoluzione.
Dopo
tali interventi si passa alla ricognizione di tutti gli ex lavoratori
dell’ANCORA SERVICE, la cui situazione complessiva è riepilogata
nell’allegato prospetto (acquisito tramite i COBAS DEL LAVORO
PRIVATO ad inizio lavori), per cui oltre i 23 di cui sopra vi sono
altri 73 lavoratori rivenienti dall’ANCORA Service che hanno un
contratto a massimo 8 mesi, ovvero non hanno alcun contratto. Tra le
sicure urgenze vi sono le 29 unità impregnate nelle attività di
sanificazione dei pulman per il trasporto urbano, per i quali tutte
le OO.SS. intendono esprimere valutazioni:
COBAS
DEL LAVORO PRIVATO – Stasi Salvatore
Vi
sono 29 lavoratori di cui il 90% hanno avuto per oltre dieci
anni un contratto a 30h settimanali. L’attività svolta era pulizia
e sanificazione dei bus e degli uffici dell’A.M.A.T. S.p.A.
L'amministratore dell’A.M.A.T. S.p.A. nel 2011 predispose un
appalto a 24 mila ore da erogare rispetto alle 43 mila che tali
lavoratori avevano sempre erogato nei cinque anni precedenti, ma tale
gara non riesce ad essere mai espletata in quanto le azioni sindacali
ne impediscono l’aggiudicazione, non essendovi neppure
convenienza da parte di chi se l’aggiudicava. Nelle more della
mancata aggiudicazione il servizio veniva affidato in proroga e
d’urgenza alla cooperativa l’ANCORA Service, che
contrattualizzava i lavoratori a 30 ore settimanali. Nel corso del
2016 la cooperativa viene messa in liquidazione coatta e alla nuova
gara per tali servizi partecipa una ditta di Catania, che dopo
l’aggiudicazione rinuncia al contratto ed avvia contestualmente
un’azione legale risarcitoria nei confronti della stazione
appaltante. Da questo momento (dal 3 maggio 2017), avviene il
passaggio dei lavoratori in somministrazione con la società ADECCO,
che contrattualizza a 16 ore settimanali con perdita per gli stessi
di tutti i diritti acquisiti in oltre dieci anni di lavoro. Il
problema anche in questo caso appare di miopia da parte della
partecipata del Comune di Taranto, in quanto i servizi pubblici
essenziali di cui si tratta (sanificazione mezzi trasporto urbano)
non possono oggettivamente essere svolti in 24.000 ore e pertanto
l'appalto va annullato e Ripubblicato in maniera corretta.
UIL
FPL – Franco Brunetti
Oltre
al fatto che l’utilizzo distorto del lavoro somministrato rischia
di far perdere tutti i diritti legittimamente acquisiti dai
lavoratori in oltre dieci anni di appalti, c’è il “legittimo
sospetto” che il Comune, tramite la sua partecipata, acquisendo
servizi ad un valore sensibilmente inferiore alla media di mercato
(attraverso un uso ridotto dei lavoratori coinvolti), stia producendo
un “indebito arricchimento”. Pertanto è urgente ed indifferibile
notiziare tutti i preposti organi dell’illegittimo utilizzo dello
strumento della somministrazione lavoro.
SLAI
COBAS – Balestra Francesco
E'
assolutamente possibile recuperare i 29 lavoratori dell’appalto
A.M.A.T. S.p.A. tramite un affidamento diretto temporaneo con la
Kratos, che non ha partecipato alla gara in quanto evidentemente la
stessa era antieconomica (come i fatti dimostrano). D'altronde la
situazione di assoluta emergenzialità, legata alla erogazione non
efficiente di un servizio “pubblico essenziale” quale quello di
igienizzazione e sanificazione dei pulman di città, consente
l’immediata eliminazione di problemi connessi ai “limiti orari”
di gara; in altre parole è possibile, da subito, riportare l’appalto
alle 43.000 ore. In quest’ottica sono numerose le lamentele e le
denuncie dei cittadini afferenti il peggioramento del servizio di
pulizia sugli autobus.
Dopo
aver acquisito tutte le informazioni generali di cui sopra, le OO.SS.
unanimemente dichiarano che è urgente incontrare la nuova
amministrazione comunale di Taranto, di concerto con gli organi
amministrativi delle società partecipate interessate dalle
discussioni dell’odierno tavolo, al fine di risolvere le
problematiche emerse e soprattutto individuare delle modalità
operative di gestione e pubblicazione delle gare che tengano conto
sia dell’efficienza nell’erogazione dei servizi che dei legittimi
diritti acquisiti dai lavoratori in tanti anni di lavoro. Le stesse
inoltre richiedono che Regione Puglia si faccia carico degli
interventi di qualificazione del personale, consentendo allo stesso
di avere i requisiti richiesti dalle gare in corso di pubblicazione.
Infine le OO.SS, richiedono alla Regione Puglia di verificare
l’esistenza di qualsiasi forma di sostegno al reddito che possa
interessare i lavoratori durante i periodi di “fermo impianto”
ovvero di riqualificazione.
La
Task Force prende atto delle perplessità e delle osservazioni
formulate dagli intervenuti e si impegna a girarle tempestivamente ai
competenti uffici del Comune di Taranto, delle società partecipate,
A.M.A.T. e A.M.I.U. S.p.A., nonché della Prefettura di Taranto,
proponendo in tal senso un’incontro finalizzato alla definizione di
tutte le problematiche emerse, in un’ottica di concertazione
territoriale inter-istituzionale.
LCS.
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