domenica 16 luglio 2017

Ilva di Taranto, 7 a giudizio per la morte dell'operaio 35enne ucciso da una colata di ghisa

(Inchiostroverde)
TARANTO - La procura di Taranto ha chiesto il processo per la morte di Alessandro Morricella, l'operaio 35enne dell'Ilva di Taranto deceduto il 12 giugno del 2015, quattro giorni dopo essere stato travolto da fiamme e ghisa incandescente mentre misurava la temperatura di colata dell'altoforno 2 dello stabilimento di Taranto.
Alessandro Morricella morì il 12 giugno del 2015, quattro giorni dopo l'incidente nell'altoforno 2. Il governo intervenne con un decreto per far dissequestrare l'impianto

Il procuratore aggiunto Pietro Argentino e il sostituto procuratore Antonella De Luca hanno sollecitato il rinvio a giudizio per l'ex direttore generale Massimo Rosini, dell'ex direttore dello stabilimento Ruggero Cola, il direttore dell'area ghisa Vito Vitale, il capo area Salvatore Rizzo, il capo turno Saverio Campidoglio e il tecnico del campo di colata Domenico Catucci. Rispondono dell'ipotesi di cooperazione in omicidio colposo. Risulta indagata, per la responsabilità amministrativa, anche l'Ilva spa in amministrazione straordinaria.

Tra le violazioni contestate c'è anche quella di "non aver attuato cautele in materia di rischi industriali connessi all'uso di sostanze pericolose". Inizialmente il pm De Luca aveva iscritto nel registro degli indagati dieci persone. L'altoforno 2 fu sottoposto a sequestro, ma poi il governo intervenne con un decreto per sospendere gli effetti del provvedimento.

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