domenica 4 agosto 2013

Domani all'ILVA 296 operai dell'Acciaieria 1 a casa

Per un mese da lunedì prossimo si ferma l'Acciaieria 1 "per effettuare sull'impianto la manutenzione straordinaria e l'adeguamento all'AIA. Gli unici operai che non dovrebbero essere coinvolti sono i lavoratori della manutenzione e dei servizi. Questi operai si andranno ad aggiungere ai 2200 operai attualmente sospesi.
L'Ilva, mentre ottiene con la conversione in legge, con modifiche in peggio, del decreto bis salva Ilva un ulteriore slittamento dei tempi di applicazione dell'Aia e quindi il venir meno delle sanzioni che il decreto originario prevedeva, mentre mette briciole di soldi per il risanamento degli impianti, continua a risparmiare sui costi dei lavoratori mettendoli in contratto di solidarietà, che significa una media di 200 euro al mese in meno.
Questa situazione non sta suscitando per ora proteste degli operai mandati a casa, questo sia perchè una parte dei giorni di sospensione viene dall'azienda mascherata con le ferie (ma anche queste le "pagano" gli operai), sia per una "convenienza" da parte di alcuni operai. Ma gli operai non devono avere una visione "corta". Occorre rendersi conto che la sospensione degli operai è diventata ormai la strada "normale", sia se si tratta di lavori di manutenzione straordinaria (quando prima non era affatto così), sia se si tratta di "difficoltà di mercato", sia di messa a norma prevista dall'Aia, ecc. Questo vuol dire che la Cds o la cig non finiranno più! E sono usati dall'Ilva, e permessi da Stato e sindacati confederali, unicamente nella logica di taglio dei costi del lavoro, con i Riva che invece di pagare per tutto quello che hanno fatto e continuano impunemente a fare, ricevono continui regali.

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