giovedì 1 agosto 2013

AMIU+COMUNE = "associazione a delinquere" contro cittadini e lavoratori

Siamo contenti del provvedimento che ha colpito l'ex presidente dell'Amiu, Pucci, a seguito dell'ispezione sui conti della Guardia di Finanza. Lo Slai cobas da tempo ha fatto vari esposti su questa gestione che, insieme a responsabilità del passato, ha portato ad un passo dal fallimento dell'Amiu. Noi chiediamo che siano accertate e colpite anche le responsabilità del sindaco Stefano che ha sempre coperto Pucci e gli ha permesso di continuare a ricoprire quella carica ben oltre la scadenza del Consiglio di Amministrazione.

Ma anche la nuova gestione Amiu e le politiche che il Comune dichiara ora di voler adottare per ripianare i grossi debiti continuano nello stesso andazzo di prima e sono caratterizzati non dal risolvere i problemi strutturali che Amiu e Comune hanno creato, ma a trovare le "soluzioni" sempre e solo nella maniera facile: tagliando sui servizi, facendo pagare più tares ai cittadini e prendendo dai cittadini i soldi per dare ossigeno alle casse dell'Amiu, e tagliando sui lavoratori.

Non solo non viene fatta la raccolta differenziata, ma dalle tante denunce che arrivano dai quartieri, anche da quelli in cui ufficialmente si dovrebbe fare la raccolta differenziata, viene fuori che la raccolta dei rifiuti sta precipitando. E questo in piena estate vuol dire, creare la condizione più favorevole, per il proliferare di scarafaggi, topi, insetti; vuol dire mettere in pericolo la salute delle persone, dei bambini.
Siamo di fronte ad una "associazione a delinquere Amiu/Comune" che sembra pervicacemente adoperarsi per peggiorare la vivibilità della gente di Taranto. O siamo di fronte a gente che sembra che non si faccia mai neanche mezzo giro nelle strade di Taranto.
Per giunta, invece di pagare loro per le loro colpe, le scaricano sulle tasche della popolazione: a parte la Tares, da dove li prenderebbe il Comune i soldi per l'ipotesi di ricapitalizzazione dell'Amiu? Sempre e solo dai cittadini!
Ora cercano di scaricare le responsabilità su una gestione dei salari dei lavoratori dell'Amiu, con il nuovo pres. Cangialosi che dichiara di voler tagliare i salari ai lavoratori in malattia, assenteisti, o inefficienti e darli solo ai bravi. Noi che da anni abbiamo denunciato la gestione "allegra", clientelare di parte dei lavoratori dell'Amiu, fatta di favoritismi, di coperture di "andazzi" per cui alcuni lavorano e altri se la spassano - il tutto all'ombra e coperti da sindacalisti dei sindacati confederali e dell'Ugl, noi diciamo che nessuno pensi di usare questa strada per attaccare poi diritti veri di tutti i lavoratori, come la malattia.
Con la stessa logica di risparmio sui lavoratori, pensano di fare (non fare) la raccolta differenziata anche nei nuovi quartieri tagliando sul personale, destinandovi una parte dei lavoratori dell'Amiu, senza fare nuove assunzioni con personale formato per questo servizio. Facendo, quindi, della "raccolta differenziata" non una risorsa anche economica, oltre che ambientale e occupazionale, ma un ulteriore problema - come in questo periodo Lama e San Vito dimostrano.

NOI VOGLIAMO, E DA SETTEMBRE RIAVVIEREMO LA LOTTA:
- che vengano colpite le responsabilità anche del sindaco stefano;
- che non ci deve essere nessun tassa ai cittadini se non si rende prima vivibile la città e non si avvii una vera raccolta differenziata porta a porta;
- che la raccolta differenziata porta a porta venga fatta assumendo disoccupati già formati nei corsi o da formare con nuovi corsi, con soldi, che ci sono per questo, della Regione

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