martedì 6 agosto 2013

Cimitero, continua la sordità del Comune

I lavoratori cimiteriali in stato di agitazione dall'ultima decade di luglio per rivendicare soluzioni immediate, prima delle quali l'installazione delle docce per potersi ripulire dalle polveri nocive che quotidianamente assorbono, data la vicinanza del cimitero ai parchi dell'Ilva; su questo il Comune non ha fatto nulla di concreto e ora vorrebbe eludere il problema scaricandolo sui cittadini-utenti e sui lavoratori, riducendo il servizio e spostando attività a Talsano. I lavoratori considerano questo una sorta di minaccia a loro danno dato che ciò che pretendono è un intervento concreto e la continuità del lavoro a San Brunone. Nel periodo di forte caldo di questi giorni il lavoro è sempre più penoso e quindi domanderebbe effettivamente un impegno adeguato. D'altra parte i lavoratori sono consapevoli che non si può fare un blocco del cimitero a ferragosto, tenendo conto che anche gruppi di lavoratori vanno in ferie.
Per questo lo stato di agitazione riprenderà agli inizi di settembre, e questo dovrebbe servire al Comune per darsi da fare, piuttosto che far circolare voci allarmiste tra i lavoratori.
Ma questo delle docce è solo un problema contingente. I lavoratori cimiteriali hanno anche da dire su tutta la vicenda delle bonifiche e delle bonifiche del cimitero in particolare – qui con i lavoratori ci sono anche tutti gli operatori di San Brunone, marmisti, fiorai, ecc. Per quanto riguarda proprio i cimiteriali, lo stato di inquinamento del cimitero ha prodotto anche un aggravio di costi della cooperativa che variano di fatto la cifra stanziata per l'appalto e, dato che i lavoratori sono anche soci della cooperativa, è giusto rivedere e aggiornare il costo dell'appalto per permettere anche ai lavoratori una giusta retribuzione di un lavoro pericoloso per la salute e penoso soprattutto in alcune mansioni.
Inoltre, il commissario delle bonifiche e la riunione con le amministrazioni ha pianificato il lavoro delle bonifiche delle zone di primo intervento, in cui il cimitero è incluso, sostanzialmente a partire da febbraio dell'anno prossimo. Si tratta di tempi inadeguati che rilanciano la nostra richiesta di incontrare i lavoratori e i cittadini per spiegare loro la situazione e confrontarsi con la loro esigenze.
Infine, c'è tutta la questione dei risarcimenti, della costituzione di parte civile dei lavoratori cimiteriali, degli operatori della zona che si sono associati in attesa del processo. Chiediamo che i tempi dell'inchiesta siano rapidi e a metà settembre chiederemo di incontrare la Procura e terremo un'assemblea cittadina.


Slai cobas per il sindacato di classe – lavoratori cimiteriali

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