Stefano in un'intervista al Quotidiano
del 25 agosto stravolge i fatti e continua con la linea: “lui se la
canta, lui se la suona”. Dichiara che non ha nessuna intenzione di
dimettersi, che ha la coscienza a posto, che sono pochi i cittadini a
manifestare il risentimento verso la sua amministrazione, che è
invece il contrario di quello che qualsiasi cittadino può
verificare.
Ma Stefano ormai i cittadini non li
incontra più. Non c'è mai al Comune e forse non c'è manco a casa
sua. Non parliamo delle rappresentanze sindacali dei lavoratori.
L'ultimo incontro quella dei lavoratori del L'Ancora della pulizia
delle spiagge, si è fatto in un bar del borgo.
Alle domande ulteriori del giornalista,
risponde che è stato in missione in Africa. Ammette che non si vede
in giro ma perchè lui “lavora e produce”. Ma tutta questa
produzione nessuno la vede. Bisognerebbe mandarli un po' in
acciaieria certi personaggi.
Quindi si lancia in un elogio degli
assessori giovani. Certo, sono attivi e gli fanno da paravento, ma
come sempre le persone vanno giudicate per i risultati che producono,
e anche su questo fronte buio completo. Poi si sa che l'attivismo di
certi assessori è sul modello Bitetti: attivi sì ma per prepararsi
clientele elettorali, perchè anche questi volgiono “restare in
politica”, un mestiere divenuto molto remunerativo, anche perchè...
è sempre meglio che lavorare.
Il giornalista incalza un po'
malizioso: “ma non è che non si fa vedere in giro perchè è in
attesa di conoscere la vicenda delle carte sulla vicenda Ilva?”.
Qui il Sindaco parla di “cattiveria”. Ma per quel poco che si è
letto sulle intercettazioni, vediamo in vece che di “atti di bontà”
si tratta da parte sua nei confronti dell'Ilva, di Archinà, a cui
chiedeva perfino cosa dire. La verità è che Stefano nell'inchiesta
Ilva ci sta, questo è un fatto, l'unica differenza è che ancora non
ha fatto la fine di Florido. Ma il crimine di Stefano e della sua
amministrazione è ben più grave,è quello di non aver fatto e di
non fare assolutamente nulla per contrastare Riva, Stato, governo e
tutelare il lavoro e la salute degli operai e dei cittadini, di
rappresentare una cosa inutile, un'escrescenza parassitaria in questa
città rispetto ai problemi che ci sono.
Incalzato ancora su Ilva e Tamburi,
Stefano dice di aver ricevuto i complimenti del commissario
straordinario alle bonifiche... per quale ragione, non è dato di
sapere... Questi signori ai Tavoli si scambiano complimenti per
bonifiche che non fanno.
Quindi, poi all'improvviso il
giornalista parla di “un impegno forte a sostegno dei detenuti”.
E qui trova subito la sponda nel Sindaco che dice che è suo compito
aiutare, attivarsi per la “crescita professionali di quanti
vorranno frequentare corsi di formazione e avere le credenziali
richiesta per cercare lavoro”. Questa cosa è un po' torbida in
tutta la storia di questa Amministrazione, perchè l'unica formazione
e l'unica attività lavorativa sembra sostanzialmente indirizzata a
poche unità di questo tipo. Già altre inchieste hanno dimostrato
che Stefano prende voti su questo fronte.
Noi chiaramente siamo perchè gli ex
detenuti lavorino, ma siamo anche piuttosto stufi di vedere come in
questa città, ci siano tanti disoccupati, soprattutto giovani,
donne, verso cui non ci sono né corsi di formazione né lavoro, e
verso i quali questo Sindaco e le sue amministrazioni che sono qui da
diversi anni continuano a produrre assolutamente nulla e a non dare
risposte.
Alla domande del giornalista sulle
“tasche dei tarantini”, Stefano risponde che inaugurerà il
Comando di Polizia locale. Che ne vanga per le tasche dei tarantini
di questo, non è dato sapere; anzi, tutti sanno invece che i vigili
vengono sempre più usati in un sistema vessatorio di multe che
toglie i soldi e a volte rapina le tasche dei tarantini. Lo stesso
giornalista resta un po' sconcertato e chiede quali siano i benefici
per i cittadini. Stefano risponde più risparmiamo e più possiamo
investire in servizi. Da quando è al Comune da diversi anni abbiamo
visto ben poco in materia di servizi, pernon parlare del bubbone
Amiu. Anzi, Stefano annuncia che il governo con i suoi tagli ha
sottratto soldi alle casse comunali, per il futuro 50 milioni di
euro, più i debiti dell'Amiu. E Stefano, invece di chiamare la città
a lottare contro i tagli del governo a cercare di mettere fine agli
sprechi, inefficienza dell'Amiu – si infornmi presso la locale
Guardia di Finanza – annuncia nuove tasse per i cittadini. Cioè,
zump u citrul.... Stefano dice che sono i cittadini che devono tirare
fuori questi soldi e che stanno facendo una riunione alla settimana –
finalmente abbiamo saputo cosa sta facendo... - per istituire un
“contributo intelligente”, che poi è un aumento delle tasse. E
getta la maschera: “detto a chiare lettere, o aumentiamo le tasse o
tagliamo i servizi”.
Bene, allora, adesso non scherziamo
più.
Stefano e la sua Giunta se ne devono
andare perchè sono al servizio dei padroni, del governo e dei propri
interessi di poltrona; sono contro i lavoratori dell'Ilva come dei
cittadini. E dobbiamo cacciarli! Innanzitutto con la lotta e non
contando sui giochetti di Palazzo.
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