Om, lavoratori ai cancelli
bloccano i camion della Kion
"Non cederemo per la fame". Una cinquantina gli operai che cercano di fermare l'azienda decisa a svuotare lo stablimento. Appello agli artisti per raccogliere fondi e sostenere la lotta
Sono una cinquantina gli operai davanti ai cancelli della Om carrelli elevatori di Bari-Modugno, "intenti a bloccare l'ennesimo tentativo dei camion che vogliono portare via dall'azienda, chiusa ormai da due anni, i 250 carrelli già pronti". Lo denunciano gli stessi lavoratori che da mesi presidiano l'ingresso dell'azienda tedesca di proprietà della Kion, poiché vogliono impedire che siano portati via i carrelli elevatori prima di sapere quale sarà il loro futuro."Questo ennesimo tentativo di entrare - spiegano - arriva a due giorni dall'incontro a Roma, che si è concluso con un nulla di fatto". "Anzi - precisa una delegazione degli oltre 223 ex dipendenti - la Kion ha ricattato i lavoratori minacciandoli di non anticipare loro la cassa integrazione, se non avessero abbandonato il presidio, ma la Kion può stare tranquilla: non cederemo per la fame".
Inoltre, "per non cedere ai ricatti della Kion", i lavoratori lanciano "una campagna di sottoscrizione attraverso una cassa di mutuo soccorso per raccogliere fondi, durante festival, concerti e eventi culturali, per far fronte alle spese del presidio". Per questo motivo, spiegano, "lanciamo anche un appello a tutti gli artisti a venire davanti ai cancelli a sostenere le ragioni della nostra protesta e per unirsi al nostro presidio".
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