Ilva, oggi un nuovo vertice in prefettura
Al tavolo si troveranno le rappresentanze
sindacali dello stabilimento di strada Boscomarengo, il sindaco Rocchino
Muliere, il prefetto Romilda Tafuri ed esponenti del governo. C’è intanto attesa
per la prossima scadenza degli stipendi
NOVI LIGURE – Nuovo vertice in prefettura, oggi, per
discutere del futuro dell’Ilva. Al tavolo si troveranno le
rappresentanze sindacali dello stabilimento di strada Boscomarengo, il sindaco
Rocchino Muliere, il prefetto Romilda Tafuri ed esponenti del governo.
Già nelle settimane scorse i rappresentanti della Rsu hanno chiesto al Governo e
nella fattispecie al viceministro Enrico Morando (che era presente all’ultima
riunione tenutasi sempre in prefettura) garanzie nell’ipotesi che il polo
siderurgico Ilva del gruppo Riva venisse venduto.
Continua infatti in maniera serrata il dialogo fra il commissario dell’Ilva Piero Gnudi e i vertici di Arcelor Mittal, il gruppo franco-indiano che – secondo quanto dichiarato dallo stesso Gnudi – è finora quello che ha manifestato l’interesse più concreto ad entrare a far parte della compagine societaria dell’Ilva. Le trattative potrebbero chiudersi entro il primo trimestre del 2015, in base a quanto dichiarato dal ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi aveva indicato come termine delle trattative il primo trimestre del 2015.
Ma per consentire all’Ilva di sopravvivere fino alla conclusione delle trattative in corso, Gnudi chiede 650 milioni a tre banche, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banco Popolare. Che però nicchiano e che vorrebbero mettere sul piatto la metà della cifra richiesta, e solo con la garanzia che l’acquisto da parte di Arcerlor Mittal vada a buon fine.
C’è intanto attesa per la prossima scadenza degli stipendi, un appuntamento ormai critico per la mancanza di liquidità in cui versa l’azienda. Il Sole 24 Ore, citando fonti sindacali, spiega che lo stipendio di luglio, in pagamento il 12 agosto, non è a rischio. E che nella stessa data dovrebbe essere corrisposto anche il premio di produzione, slittato dalla scadenza di metà luglio.
Continua infatti in maniera serrata il dialogo fra il commissario dell’Ilva Piero Gnudi e i vertici di Arcelor Mittal, il gruppo franco-indiano che – secondo quanto dichiarato dallo stesso Gnudi – è finora quello che ha manifestato l’interesse più concreto ad entrare a far parte della compagine societaria dell’Ilva. Le trattative potrebbero chiudersi entro il primo trimestre del 2015, in base a quanto dichiarato dal ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi aveva indicato come termine delle trattative il primo trimestre del 2015.
Ma per consentire all’Ilva di sopravvivere fino alla conclusione delle trattative in corso, Gnudi chiede 650 milioni a tre banche, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banco Popolare. Che però nicchiano e che vorrebbero mettere sul piatto la metà della cifra richiesta, e solo con la garanzia che l’acquisto da parte di Arcerlor Mittal vada a buon fine.
C’è intanto attesa per la prossima scadenza degli stipendi, un appuntamento ormai critico per la mancanza di liquidità in cui versa l’azienda. Il Sole 24 Ore, citando fonti sindacali, spiega che lo stipendio di luglio, in pagamento il 12 agosto, non è a rischio. E che nella stessa data dovrebbe essere corrisposto anche il premio di produzione, slittato dalla scadenza di metà luglio.
4/08/2014
Redazione - novionline@novionline.net
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