Renato lo abbiamo conosciuto come una forza della natura - lucido, combattivo, che non si fermava davanti a niente, nessuno lo poteva intimidire e una volta deciso a lottare lo ha fatto fino in fondo.
Per mesi ha fondato e insieme a Giuseppe Farina ha condotto una lotta intransigente contro la direzione aziendale e i sindacalisti confederali.
Ammalatosi, non si è fermato e, pur curandosi, non ha smesso un solo momento di dare una mano, fino alle elezioni RSU del settembre 2014, dove si è candidato, pur sapendo tutti noi che avrebbe avuto difficoltà a rispettare il mandato.
Ma Renato era generoso e fiducioso a vivere fino in fondo e non ha mai fatto pesare la sua difficile situazione.
Ha percorso il calvario della malattia e dei tentativi di cura fino in fondo
Noi vogliamo sapere ora se e come la fabbrica Cementir abbia avuto una responsabilità in quello che è avvenuto.
Saremo al suo funerale vicini alla famiglia e ai compagni di lavoro.
Non intendiamo dimenticarlo, lo ricorderemo nella sede Slai cobas a un mese dalla sua morte e in suo nome riapriremo la lotta alla Cementir.
Perchè glielo dobbiamo e non è giusto quello che succede ed è successo
Slai cobas per il sindacato di classe Taranto
Margherita Calderazzi
Palatrasio Ernesto
e tutti i lavoratori, lavoratrici, precari e disoccupati che lo hanno conosciuto e apprezzato.
7 agosto 2015
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